Un giallo storico, ambientato in luoghi che l'autore conosce benissimo, il comprensorio attorno alla regina viarum, l'Appia. Antonio De Meo presenterà questo pomeriggio il suo ultimo libro, «Gli occhi di Priscilla Il giovane Caio nella terra delle Tres Tabernae», Edizioni Sintagma (alle 18 presso il Palazzo Caetani di Cisterna). La storia ci riporta all'anno 14 avanti Cristo. Un improvviso temporale costringe il giovane Caio Vitruvio Mamurra, in viaggio da Formiae verso Roma, a sostare presso la mansio delle Tres Tabernae.

Per caso incontra Prisco Anicio, un curioso personaggio che lo ospita nella sua casa e lì avviene un incontro che segnerà il resto della storia, quello con la bella Priscilla dagli occhi indimenticabili che danno, appunto, il titolo al libro. La storia si muove in un ambito spazio temporale che consente al lettore di tornare indietro di molti secoli ma soprattutto è possibile addentrarsi in una indagine che il protagonista conduce da vero investigatore, alla ricerca del colpevole di un delitto consumato alla maniera dei Romani, con il veleno.

È un'indagine tra realtà e magia, nei meandri di una terra ancora laica o legata a riti diversi da quelli cristiani, luoghi che ancora oggi conservano tracce di quell'epoca. L'autore, Antonio De Meo, è laureato in lettere e archeologia, è nato a Formia e ha insegnato a Cisterna, presso l'Istituto «Plinio il vecchio»; è un profondo conoscitore dell'e p oca storica in cui è ambientato questo romanzo che arriva dopo «Avrò la mia vendetta», pubblicato nel 2021 e ambientato a Formia.

Questa storia vuole essere una sorta di omaggio proprio a Cisterna di Latina e all'Appia Antica, la terra che lo ha accolto come insegnante e nella quale, come sottolinea lui stesso, ha lasciato il cuore. Alla presentazione del libero hanno preso parte il sindaco di Cisterna, Valentino Mantini, l'assessore alla cultura Maria Innamorato, Mauro Nasi della casa editrice Sintagma e ovviamente l'autore de «Gli occhi di Priscilla».