Ogni volta che tornava in Italia per riabbracciare i suoi genitori, non si lasciava sfuggire l'occasione per visitare le bellezze della terra ciociara e neppure i tanti luoghi incantevoli del territorio pontino. E quale miglior modo di rendere omaggio alle due terre, se non quella di realizzare una serie di documentari per promuoverle anche all'estero. Così è nata l'idea di Diego Del Brocco, 46 anni, nato in Inghilterra. Con la famiglia si è trasferito in Italia da bambino, a 10 anni. È tornato poi in Inghilterra per studiare cinema e televisione a Brighton e Londra. Dopo vent'anni vissuti a Londra, è rientrato in Italia 3 anni fa assumendo tutt'altro ruolo, quello di insegnante di lingua inglese. Vive ad Isola del Liri e proprio nella città delle cascate verrà presentato il documentario "Diego's Italy". Appuntamento alle 18 al Teatro Stabile.

Dalle 19 il video sarà proiettato in tutti i locali del centro. Come nasce l'idea del documentario? «L'idea nasce dalla passione per il mio lavoro che mi ha portato a documentare nel tempo le diverse culture, le meraviglie e cucine del mondo. Da sempre sostenitore della bellezza della mia terra, ho pensato di renderle omaggio attraverso questo tributo. È avvenuto tutto in modo spontaneo e naturale. Durante i vent'anni vissuti a Londra, rientravo in Italia per riabbracciare i miei genitori ed ogni volta rimanevo incantato dalla scoperta di un nuovo borgo, piccoli angoli nascosti o di un piatto tipico del luogo, che non potevo non far conoscere all'estero. Da qui, l'idea dei documentari».

Qual è la finalità?
«Queste terra, ciociara, e quella pontina, con tutta la loro bellezza, mi hanno adottato da quando avevo dieci anni e le porto nel cuore. La Ciociaria è stata la terra di mio padre. Promuoverla, valorizzarla e farla conoscere con questo documentario è la mia missione. Questo territorio per i suoi borghi, per la sua storia, la sua arte, la sua gastronomia, merita un dovuto apprezzamento al di fuori dei confini nazionali, motivo che mi ha spinto a raccontarlo in lingua. Voglio che s'innamorino della sua vitalità, mettendo in luce la sua diversità ed unicità.
La ricchezza culturale che abbiamo da offrire è davvero tanta. Voglio che vengano a scoprirla di persona».

La Ciociaria è ricca di bellezze, storia, cultura.
Qual è la tappa che l'ha più affascinata?
«A dir la verità, è difficile sceglierne una. Il territorio offre angoli nascosti e scorci naturali davvero incantevoli, e le persone sono state tutte accoglienti e disponibili». 

Non solo la provincia di Frosinone ma anche quella di Latina… -
«Sono innamorato della sua costiera che considero una delle più belle al mondo. Lì ho trascorso le mie vacanze estive da bambino e nel corso degli anni ho scoperto la sua ricchissima storia».

Si parte oggi con la presentazione. Perché ad Isola del Liri?
«Il primo episodio apre con Isola del Liri perché è la cittadina dove ho passato l'adolescenza ed è la città natale di mio padre, quindi un luogo a cui sono molto legato dal punto di vista affettivo. Inoltre, Isola del Liri è una cittadina affascinante, unica al mondo con la sua maestosa cascata naturale al centro del paese. È una cittadina ricca di storia, dalla famiglia Boncompagni e il castello alla rivoluzione industriale, l'uso dell'energia idroelettrica e lo sviluppo delle cartiere e dei feltrifici, tanto che ad oggi conserva ancora il suo stile urbano-industriale. Difatti, Oggi è il centro della vita mondana coi suoi locali e ristoranti, considerata infatti, il "Salotto della Ciociaria».

Prossimi progetti?
«Abbiamo ancora tanti paesini da raccontare e su cui stiamo ancora lavorando. Per i progetti futuri, beh, quello è un segreto ma c'è qualcosa di speciale che stiamo progettando».