È terminata domenica sera la rassegna NUOVI LINGUAGGI dedicata al teatro contemporaneo e organizzata dall'Officina Culturale Casa d'Arte della Regione Lazio di Errare Persona sotto l'esperta direzione artistica di Damiana Leone. L'ultimo spettacolo della kermesse è andato in scena nella la Saletta delle Arti in via Giacomo Matteotti a Frosinone, riempita fino ad esaurimento posti.

Rappresentata per l'ultimo appuntamento la "Caperucita Roja" di Federico García Lorca, un testo inedito fino al 1994, magistralmente rivisitato da Damiana Leone e Eva Cioccoloni.  La voce di Damiana Leone ha condotto lo spettatore lungo il cammino che la dolce bimba della nostra infanzia ha percorso nel bosco: una sorta di selva oscura dantesca attraverso la quale riesce a raggiungere i cieli celesti in compagnia di colui che, per eccellenza, è amico e amante della natura e degli animali, il sempre caro San Francesco d'Assisi.

"Cappuccetto rosso, smarrita nel bosco, dacci i tuoi occhi. Dacci i tuoi occhi, Cappuccetto" così che possiamo imparare a guardare il mondo come tu lo vedi, non più trascinati dalle passioni degli adulti ma con l'autenticità e l'innocenza che solo un bimbo possiede. La danza e le coreografie affidate a Eva Cioccoloni e accompagnate dal lieve tocco di piano di Gianluigi Leone, con le luci di Sara Cangemi, hanno accompagnato gli spettatori in un viaggio surreale, onirico e visionario. La piccola Cappuccetto Rosso, uno dei personaggi fiabeschi più conosciuti e amati dal pubblico sia infantile che adulto, come simbolo di quel fanciullino pascoliano che si nasconde nell'animo di ciascuno di noi, capace di guardare le cose con stupore, meraviglia, ingenua purezza.


La rassegna sul teatro contemporaneo appena terminata è al terzo anno di vita, così come quella dell'Officina dedicata al teatro dei ragazzi e i numeri sinora sono più che positivi. Non nasconde la propria soddisfazione la direttrice artistica Damiana Leone: «Siamo molto contenti del lavoro svolto. Il pubblico è stato ormai fidelizzato e abbiamo anche iniziato una vera collaborazione artistica con gli artisti del territorio. Quello a cui puntiamo è accrescere sempre di più non solo il livello culturale, ma anche artistico della provincia di Frosinone e non fare andare via i trentenni, i giovani. A questo teniamo tantissimo. Non a caso tutti quelli che lavorano nell'Officina sono ragazzi del territorio e sono tutti molto giovani. Quindi è anche per questa vocazione che abbiamo avuto i ragazzi dell'Alternanza scuola-lavoro che hanno collaborato con noi in modo completamente gratuito. Tante soddisfazioni ce le sta dando anche la scuola di teatro che continuerà ad andare avanti e ogni anno aumenta il proprio numero di iscritti».