Sara Ciuffetta, una singolare artista made in Campoli Appennino, lanciata ormai nel panorama europeo. «Sono stata selezionata nel programma pubblico che accompagna il progetto Furla Series #01 "Time after Time, Space after Space", al Museo del Novecento in piazza Duomo a Milano, organizzato dalla fondazione Furla», ha detto la Ciuffetta. Marcello Maloberti, docente di arti visive alla Naba di Milano e artista con esperienze espositive in importanti musei europei oltre che partecipante alla 55° biennale di Venezia nel padiglione Italia, ha lanciato una call per tenere un workshop sulla performance che ha intitolato "E' il corpo che decide". Tra i quindici artisti selezionati e invitati a confrontarsi con la collezionedel Museo del Novecentoe a ideare nelle due giornate del programma singole azioni, c'è anche Sara Ciuffetta.
Il risultato del lavoro è stato presentato al pubblico del museo a fine workshop con una serie di stazioni performative dislocate in diverse aree lungo il percorso espositivo. «La mia azione performativa "Fiume Serra" è stata proposta nella sala dedicata allo scultore Arturo Martini. Ho usato il mio casco di marmo, una scultura del 2015/2016, per creare questo nuovo lavoro performativo. Ho indossato la scultura, ricavata da una pietra di marmo cercata nel fiume Serra sotto le cave di Seravezza (Lucca ndr). Un sasso con le misure della mia testa e poi svuotato. – spiega l'artista di Campoli Attraverso questa scultura ho iniziato dal 2016, anche a lavorare con la fotografia, collaborando con diversi professionisti e subito dopo con la performance. Tutto questo mi ha permesso di fare questa esperienza molto intensa e confrontare il mio lavoro con una realtà di alto livello»