Successo per l'ultimo appuntamento prima della primavera con i "Giovedì dell'Accademia". Attesissimo, dopo la disdetta dello scorso anno, il cronista a tutto tondo Pif, infiltrato speciale del format "Il Testimone" su Mtv. All'anagrafe Pierfrancesco Diliberto, palermitano classe '72, Pif è uno dei personaggi più apprezzati dal pubblico per lo spirito spregiudicato e perspicace. Nella sua carriera in televisione e al cinema, impegno e umorismo si fondono in un mix perfetto, che dagli esordi da stagista lo ha condotto a mettere a frutto la passione per la telecamera. Figlio d'arte, eredita dal padre la dimestichezza con la macchina da presa e dopo un ingresso defilato dietro le quinte, alla fine degli anni 90 sfida lo schermo come inviato impertinente de Le Iene. «Sapevo che ce l'avrei fatta, cosa avrei fatto per farcela no» ammette Pif, che racconta l'impasse di una giovinezza dibattuta tra lavori saltuari e il sogno di un punto di vista privilegiato sul mondo. Un'intelligenza senza peli sulla lingua, schierata dalla parte dei dimenticati, si lascia mediare da uno stile irriverente che dà voce agli ideali inossidabili della giustizia e dalla memoria. Lotta alla Mafia, informazione trasparente e etica accentuano un percorso un percorso versatile di uno spessore mai retorico o superficiale ma abilmente leggero. Pif si cala nella vita delle persone, delineando un ritratto puntuale per quanto imperfetto della verità colta in flagrante, definendo dettagli e difetti del quotidiano senza censura. «Moderno a sua insaputa » ironizza «quello che lo contraddistingue è una testimonianza full immersion, onesta e sincera, che cattura l'umanità ovunque.
Un'attenzione al vissuto che lo ha spinto a documentare giornate tipo per ogni latitudine e mestiere, ma anche a cimentarsi nella stesura di "La mafia uccide solo d'estate" nel 2013, pellicola valsa un David di Donatello alla con la quale racconta l'inversione siciliana rispetto alla criminalità organizzata, offrendo il proprio contributo a «smitizzare il mito della Mafia».
Non meno avvincente la crociata per il diritto all'assistenza dei disabili, causa sociale per cui ha affrontato il Presidente della Sicilia Rosario Crocetta in un epico scontro telefonico, divulgato dal web. Pif sottolinea la necessità una scala di priorità nel bilancio pubblico, in cui la salute dei cittadini svetti al primo posto: «Altrimenti sarebbe come se un padre risparmiasse sui medicinali mentre pianifica le vacanze! ». Una saggezza genuina che si nutre del lato ludico delle cose, che «non è l'essenziale, ma permette di apprezzare la facilità, di andare nel profondo rimanendo a galla». Un'intervista ricca e comunicativa ha intrattenuto una sala affollata, a cui Pif ha rinnovato l'invito a seguire tenacemente la propria strada, dispensando un preziosissimo consiglio: «La prima regola nell'arte è avere qualcosa da dire», a cui aggiunge: «Abbiate qualcosa da dire, e che sia qualcosa di diverso dagli altri!».