Il Frosinone come modello. Si è svolta ieri mattina, nella sala conferenze dello stadio "Benito Stirpe", la chiusura dell'attività didattica del master in marketing e management dello sport organizzato dall'università di Tor Vergata. Il presidente giallazzurro Maurizio Stirpe e il direttore marketing & comunicazione-rapporti istituzionali Salvatore Gualtieri hanno fatto il punto della situazione e spiegato i metodi utilizzati per "la gestione di un nuovo stadio di calcio". Oltre ai padroni di casa hanno preso parte all'appuntamento (terzo anno di fila, la prima volta a Frosinone), Simonetta Pattuglia (direttore del master), Sergio Cherubini (presidente del master), Antonella Chiapparelli (primo dirigente della polizia), Pierino Malandrucco (provveditorato agli studi) oltre ai ragazzi del master universitario.

Lo scenario
«Lo stadio è stato concepito proprio per i ragazzi e per lasciare qualcosa a questo territorio. Deve essere fruibile. Non rappresenta un punto di arrivo, ma una partenza. Deve soddisfare i bisogni delle persone: su questa idea ruota l'intero del progetto. Siamo ancora in una fase di sviluppo: posso dire che siamo al 30% del lavoro». Diverse le idee del presidente del Frosinone per rendere ancora più appetibile lo stadio: «Vogliamo allestire un centro medico all'interno della struttura. E poi il museo: un percorso in grado di far rivivere la storia e i momenti salienti del Frosinone Calcio. Questo avverrà con la collaborazione dell'accademia delle belle arti. Completeremo la parte degli uffici e abbiamo intenzione di creare il Frosinone Village nel quale ci saranno attività commerciali, ma non soltanto. Stiamo valutando con il Comune, inoltre, di ripensare l'anello intorno allo stadio per permettere ai fruitori di svolgere le attività atletiche in maniera più confortevole (docce, spogliatoi ecc., ndr). Stiamo pensando anche di poter inserire i pannelli solari su una parte della tribuna a C con lo scopo di avere la piena sostenibilità del costo dell'energia».
Non solo partite: «All'interno dello stadio ci saranno anche dei concerti. Alla fine del mese di giugno potrebbe esserci il primo. Un'altra fase importante - sottolinea il presidente - è quella relativa all'internazionalizzazione del brand Frosinone: partiremo dal Nord America».
Il patron giallazzurro parla anche di Together, società che gestisce l'infrastruttura sportiva, del progetto di crowdfunding e della struttura societaria: «Abbiamo scelto il crowdfunding con lo scopo di far sentire le persone parte di questo progetto (la campagna del Frosinone bond ha raggiunto con tre settimane di anticipo sulla data di chiusura definita inizialmente (4 febbraio alle 23.59) l'obiettivodi 1.000.000 euro di raccolta, ndr). Il nostro compito è quello di mettere sempre in campo passione ed entusiasmo. Realizzate queste attività – prosegue il presidente Stirpe – che abbiamo finanziato con il primo progetto di crowdfunding per il quale abbiamo già realizzato il target finale, inizierà un'altra fase, quella dello sviluppo delle attività all'estero. Sui mini-bond avremmo potuto scegliere anche altre opportunità di finanziamento, magari anche più vantaggiose sotto il profilo finanziario, ma abbiamo scelto di avvicinare a noi i tifosi che sono punti di riferimento e i veri proprietari di tutti questo». Sulla gestione e organigramma: «C'è stato un ripensamento completo: organizzazione non piramidale. I livelli di comando molto corti. Abbiamo operato una distinzione tra la sorte dello stadio e quella della squadra. Frosinone Calcio e Together sono collegate da una convenzione di servizi ad un prezzo di mercato competitivo. L'ambizione per Together è quella di essere autosufficiente entro fine anno. In che modo? Con tutto ciò che insiste sullo svolgimento delle attività: affitto degli sky-box, dei palchetti, della conference hall, del locale ristorante, della pubblicità e per tutto quello che si vede al di fuori dello stadio. Ma ci sono anche i proventi che derivano dall'utilizzo della struttura da parte del Frosinone Calcio». In conclusione Maurizio Stirpe si rivolge ai ragazzi presenti: «Questa è casa vostra. Ben vengano i giovani in questa struttura».

Il punto di Gualtieri
Soddisfatto il direttore marketing & comunicazione-rapporti istituzionali del Frosinone Calcio Salvatore Gualtieri che fa il punto della situazione sul progetto Experience: «È per me motivo di orgoglio illustrare il progetto Experience ad una platea di giovani laureati. Tutto è nato dalla visione di calcio della proprietà. Il Frosinone ha messo al centro del progetto i tifosi e il territorio e noi gli abbiamo dato un nome preciso: Frosinone Experience, ovvero l'insieme di tutte le attività di marketing e comunicazione. Promuove i valori dello sport e del territorio e il brand. Anche all'estero».
Scuola, territorio, solidarietà (è stato creato un comitato etico presieduto dal professor Turriziani che si occuperà della gestione dei fondi), sponsor, fan club e amici. E ancora dati e internazionalizzazione: «A fine mese presenteremo il dipartimento internazionale Frosinone Calcio. Due progetti: il primo riguarda una tournée negli Usa e in Canada dove fare una parte di preparazione e amichevoli con Toronto, Impact, New York. Stiamo lavorando per questo. Stiamo anche sondando il sud-est asiatico: Cina, Thailandia, Vietnam. Sui dati posso dire che il sito del Frosinone ha raddoppiato il numero di utenti passando da 45.000 a quasi 100.000, le visualizzazioni su Youtube si raddoppiano nei cinque mesi, su Facebook si raddoppiano e toccano quasi 1.250.000. Con i follower su Twitter e Instagram tocchiamo quasi i 60.000: tutto questo indica che il modello piace ed è vincente. Vogliamo essere un esempio di gestione».
Gualtieri riprende il discorso sul Frosinone Village: «Speriamo di farlo entro tre mesi. Rappresenta un elemento nuovissimo. Sarà posto fuori dai tornelli, lato tribuna est. Ha due scopi. Il primo è forse il più ambizioso: portare le persone tre ore prima allo stadio. In che modo? Sarà sempre aperto e avrà diverse aree: dodici box con attività dei nostri sponsor, 80% di food. E aziende di sevizi. Ci sarà un'area ludica per i bambini e una d'intrattenimento per i giovani. Un'area ospitalità per i tifosi in trasferta. Inoltre, ci sarà quella Experience con le immagini delle nostre attività. Un'altra area è stata fortemente voluta da Stirpe: "Idea lab giovani". Si tratta di due box a spese del Frosinone Calcio per dare la possibilità, a turno, agli under 32 di sviluppare le proprie start-up».