Inquinamento, ambiente e la Valle del Sacco, tristemente ribattezzata la "terra dei fuochi ciociara": sono argomenti che stanno a cuore a chi vive il territorio e lavora per un futuro migliore, soprattutto per i giovani di adesso, gli adulti del domani. Lo scottante tema è stato quindi portato alla luce da chi, quotidianamente, sta a stretto contatto con i ragazzi, per smuovere le coscienze e aiutarli a sviluppare una ferrea consapevolezza. Dalla scuola, dal Liceo Scientifico di Ceccano, arriva con tutta la potenza dell'attualità e una suggestiva presenza "scenica", la provocazione del docente di Storia dell'arte, Antonio Zomparelli. Il professore ha ideato, in virtù del periodo natalizio, un presepe che racconta la valle dei veleni, con le sue acque inquinate, la sua terra pregna di rifiuti tossici, i cartelli di divieto all'uso agricolo, gli animali al pascolo in quello spazio che è diventato veicolo di malattia, dolore, morte. Al di sopra dell'agghiacciante dipinto di una realtà che ci coinvolge tutti, si erge una nuvoletta con i personaggi tradizionali del presepe perché "è come se Gesù bambino si rifiutasse di nascere qui giù, in questa valle contaminata" spiega lo stesso artista. Il lavoro è stato realizzato dagli alunni della classe 2° H, i quali hanno scrupolosamente seguito le direttive del loro professore. Zomparelli, che da sempre è stato attento al caso, che in prima persona ha partecipato attivamente a convegni, a dialoghi e confronti con l'Arpa, ha voluto far passare il proprio messaggio attraverso la cosa che meglio gli riesce: il lavoro artistico, di inventiva ma anche manuale; così ha plasmato un piccolo racconto contro l'inquinamento e lo ha fatto rispettosamente, usando materiali riciclati. Tra gli elementi dell'opera, campeggia una frase, che invita all'ultima riflessione: "E come possiamo gioire?".