Stasera alle 21 la medievale "Sala grande dell'Ottagono" ospiterà il secondo e imperdibile appuntamento con gli "Incontri musicali al Castello dei Conti" di Ceccano, patrocinati dall'assessorato fabraterno alla cultura. Protagonista del concerto "Millennium sax" sarà il pluripremiato "Duo Agorà", formato dal sassofonista avellinese Domenico Luciano (trentacinquenne di Serino, docente e direttore d'orchestra della "Sonora junior sax", composta da sessanta giovani sassofonisti campani) e dal pianista napoletano Eugenio Catone, trentunenne napoletano trapiantato a Ceccano, dove insegna e trasmette la sua più grande passione agli alunni dell' Istituto Comprensivo II. Due artisti eccezionali e virtuosi che condividono uno spazio sonoro sperimentale dal 2009 e che, in ensemble, hanno già firmato grandi successi di critica e pubblico in svariati concorsi internazionali di musica da camera: primi al "Rospigliosi" di Pistoia, l'"Hyperion" di Ciampino, all'"Euterpe" di Bari, all'"Anemos arts" di Roma, al "Valeria Martina" di Massafra e alla "Mendelssohn Cup" di Taurisano nonché secondi ai parigini "Tournoi internationale de musique" e "Concours Leopold Bellan" di Parigi e al "Rovere d'oro" di S. Bartolomeo a Mare e semifinalisti alla "1º Terem crossover competition" di San Pietroburgo. A Ceccano, nell'occasione, si esibiranno spaziando tra le musiche di Yoshimatsu, Muczynski, Salvatore, Swerts e Iturralde, «cinque autori - spiega il Maestro Catone - poco noti, provenienti da mondi distanti (Giappone, Stati Uniti, Italia, Belgio e Spagna, ndr) e contesti compositivi spesso divergenti e che dialogano in una terra musicale di confine alla ricerca di un'alchimia armonica lontana dagli stereotipi della forma e del linguaggio». E i brani che saranno presentati sono stati, per l'appunto, composti per il sassofono, «lo strumento - aggiunge lo stesso Catone - che più di ogni altro ha dato voce e suoni nuovi all'utopia tecnologica di fine millennio e alle contraddizioni di cui è stata testimone e artefice».

«È uno strumento - ne parla il Maestro Luciano - assolutamente speciale e diverso dagli altri e suonarlo è come provare l'amore, perché fin dall'inizio lui si mostra a te con tutte le sue note, come l'innamoramento che ti fa vedere subito tutte le cose belle, ma per padroneggiarlo ci vogliono tanto impegno e pazienza, esattamente come l'amore, che non cresce se non curato a dovere». «Il sassofono - aggiunge - è l'anima del musicista», che si fonderà con le note del pianoforte di Eugenio Catone, talento indiscusso e leggiadro ed eccellenza italiana in patria e all'estero. Al Castello dei Conti di Ceccano, stasera, un duo da standing ovation.