Dopo il trasferimento del corso di Fashion Design da Ferentino a Frosinone, il sindaco Antonio Pompeo, si è subito attivato per riaprire la sede dell'Accademia di Belle Arti nella città gigliata. Un impegno portato a termine. Dopo circa due anni si riaprono le porte in via Antica Acropoli. Ieri sono stati presentati i due nuovi corsi: "Arte Sacra contemporanea" e "Comunicazione e valorizzazione del patrimonio artistico". I corsi prenderanno il via domani.
A fare gli onori di casa il primo cittadino. Tra i presenti alla cerimonia il prefetto Emilia Zarrilli, il vescovo Ambrogio Spreafico, Stefano Pizzi che ha portato i saluti del presidente dell'Accademia, Ennio De Vellis. Le relazioni tecniche dei corsi sono stati affidati al professor Luigi Fiorletta, direttore dell'Accademia; alla professoressa Loredana Rea, docente di Storia dell'Arte e monsignor Pasquale Iacobone, Segretario Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.
«Avevamo preso un impegno e lo abbiamo mantenuto – ha spiegato, con soddisfazione, il sindaco Antonio Pompeo – Per Ferentino un motivo di grande onore, che rafforza la nostra offerta di istruzione di qualità, ma potrà determinare benefiche ricadute anche per le attività commerciali». Piano triennale del percorso di studi: arte sacra contemporanea 1-2-3, tecniche dei materiali, disegno, plastica ornamentale, progettazione spazi sonori, iconografia e disegno anatomico, metodologie e tecniche dell'affresco, illuminotecnica, informatica per la grafica, direzione della fotografia, tecniche della vetrata, tecniche plastiche contemporanee, modellistica, tecniche della ceramica, tecniche del mosaico, oreficeria. Biennio di Comunicazione e valorizzazione del patrimonio artistico: didattica dei linguaggi artistici, legislazione dei beni culturali, marketing colturale, museologia, tutela dei beni culturali e ambientali, comunicazione eventi culturali, progettazione allestimenti museali 1 e 2, didattica per il museo 1 e 2, fotografia per i beni culturali, metodologia della progettazione 2, multimedialità per i beni culturali, organizzazione eventi culturali.
Ad affiancare il percorso di studi verranno svolti 6 seminari da 4 lezioni ciascuno, Bibbia e arte curato da monsignor Pasquale Iacobone, Liturgia e arte da don Pietro Jura, ed ancora Simbolismo cristiano nelle arti, Elementi di architettura cristiana e allestimento liturgico dell'edifico iconografia e iconologia cristiana, Storia dell'arte cristiana moderna e contemporanea.
Il prefetto Zarrilli ha elogiato l'iniziativa sottolineando l'importanza di attrarre i giovani al vasto patrimonio culturale del territorio e anche di arte sacra. Monsignor Iacobone nel suo intervento ha evidenziato quanto sia importante «avere persone capaci e competenti non solo di commissionare opere d'arte, ma abbiamo bisogno di giovani che sappiano fare opere d'arte belle oggi. Ecco che lavorare con i ragazzi in questa sede, significa ricordare cose eccezionali del passato, ma non come una memoria storica archeologica che deve restare in archivio, ma come una fonte di ispirazione che porta a una creatività nel presente». Anche il vescovo Spreafico ha portato all'attenzione il vasto patrimonio culturale di cui dispongono molti centri storici, ma che bisogna anche valorizzarli e non "tenerli chiusi". «Plaudo all'iniziativa però vorrei fosse un punto di partenza, vogliamo che il territorio cresca, mostrando le bellezze che ha».