Si è tenuta ieri sera nel Piazzale Europa a Pontecorvo la sacra rappresentazione teatrale in XIV stazioni di 'Ninetta e le altre, Le Marocchinate del '44, vincitrice del Festival Chimere Amnesty International. Un luogo simbolico per tenere viva la memoria sulle violenza perpetrate ai danni delle donne del Basso Lazio ad opera delle truppe 'goumiers' francesi.

"Ho apprezzato tantissimo –dichiara il presidente della XV Comunità montana Gianluca Quadrini- l'invito del sindaco di Pontecorvo, il collega consigliere provinciale Dott.Anselmo Rotondo di cui mi onoro di essere suo capogruppo nel partito di Forza Italia in Provincia, nonché del vicesindaco Dott.ssa Moira Rotondo che ha fortemente voluto una rappresentazione teatrale molto significativa. Solo attraverso la consapevolezza del passato e di tutte le cose negative che sono successe si può editare il futuro. In particolare mi rivolgo ai giovani che non devono dimenticare mai gli accadimenti del passato perchè saranno preziosi per il futuro. Tutti dobbiamo impegnarci per costruire le basi di un futuro migliore. Un plauso alla sensibilità dell'amministrazione pontecorvese che ha offerto alla comunità una rappresentazione la cui idea è partita da un gruppo di donne e si è trasformata stasera in appuntamento riuscitissimo. Un ringraziamento dunque al sindaco e Consigliere Provinciale Dott. Anselmo Rotondo Sindaco, al vicesindaco Dott.ssa Moira Rotondo e all'assessore Nadia Belli nonchè alle Forze dell'Ordine presenti stasera e impegnate in questi giorni in prima fila per fronteggiare le emergenze, compresi gli incendi che si sono propagati".

Il sindaco di Pontecorvo Anselmo Rotondo ha ricordato quando nel 2002 a Sant'Esdra fu innalzata una stele dall'allora amministrazione, dietro compenso, a chi aveva creato soccombenza e danno alla nostra popolazione, vale a dire le truppe marocchine. "E' assurdo portare onorificenza a chi ha creato una vergogna di tale entità alla nostra Terra- afferma Rotondo-. Per tal motivo è nostra intenzione far rimuovere il monumento offensivo anche se essendo su territorio francese non è una questione semplice. Continuerò ad intraprendere ogni azione necessaria affinchè venga rimossa la stele della vergogna e sono pronto a scrivere anche al Presidente della Repubblica".