L'Ensemble Mala Punica, uno dei più importanti al mondo per l'interpretazione di questo repertorio, presenta una selezione di movimenti liturgici di Matteo da Perugia e Antonio Zacara da Teramo, due dei più prolifici compositori di fine Trecento. La corposa presenza di citazioni da canzoni profane (le cantilenae) sovrappone alla dimensione religiosa quella di corte, in un gioco intellettuale raffinato.

Pedro Memelsdorff è un flautista, musicologo medievista e direttore. Con Mala Punica, fondato nel 1987, ha ricevuto oltre quaranta premi internazionali per gli otto CD di polifonia tardo medievale comparsi finora.

Abbazia di Casamari
Via Maria, 25 - Veroli (FR)
INGRESSO GRATUITO - giovedì 17 agosto 2017 ore 18.30

Il concerto si inserisce all'interno della rassegna In Musica, una serie di nove concerti nell'ambito della ricchissima programmazione di ARTCITY realizzata dal Polo Museale del Lazio diretto da Edith Gabrielli (pagina web di presentazione: http://www.art-city.it/luoghi-lazio/eventi/79-missa-cantilena.html).

Missa Cantilena confronta tempi di messa di due dei più prolifici e originali compositori del tardo Trecento italiano, Antonio Zacara da Teramo e Matteo da Perugia. Il primo era attivo a Roma negli anni 1390 e poi seguì diverse corti papali attraverso l'Italia scismatica; il secondo fu maestro di cappella e biscantor al Duomo di Milano, nonché familiare di Pietro Filargo, celebre giurista francescano e papa pisano dal 1409. Alcuni di quei tempi di messa citano apertamente canzoni profane (o cantilenae) e rappresentano precoci - forse i primi - esempi di travestimento liturgico polifonico italiano ed europeo. In essi, come nelle immagini sacre che nascondono ritratti di corte, le destinatarie alluse - Rosetta, Lucia, Cialamella - arricchiscono la liturgia con sottili e velati doppi sensi. Mala Punica combina voci con strumenti, scelta che antepone la testimonianza dei manoscritti musicali al relativo silenzio delle fonti d'archivio; e si serve di un sistema di accordatura storico, il temperamento pitagorico, che dà particolare brillantezza alle voci superiori e alle loro intricate ornamentazioni tardogotiche. Massimo esempio di queste ornamentazioni è forse il conclusivo Benedicamus Domino, sorta di istampita o danza para-liturgica conservata in un frammento di origine padovana, ora conservata in un manoscritto a Oxford. Dopo ilSoloistdiplom alla Schola Cantorum di Basilea e allo Sweelinck Conservatorium di Amsterdam Pedro Memelsdorff suona in tutta Europa e in America a partire dal 1981 con Hesperion XX e in duo con Andreas Staier. Nel 1987 fonda Mala Punica, focalizzando i suoi interessi musicologici e interpretativi sul repertorio del Trecento, cui dedica 8 CD. Nel 2014 riceve il Blodgett Distinguished Artist all'Harvard Università. Come musicologo (Ph.D. alla Utrecht University, Fellow di Villa I Tatti-Harvard, lettore all'Università di Berkeley, ricercatore all'Università di Utrecht), Memelsdorff pubblica regolarmente saggi e edizioni critiche, tra cui una monografia sulla storia e codicologia del Codex Faenza (LIM 2013).