Un "bacio" secolare per riscoprire le origini e i riti di due paesi.

Nella mattina di Pasquetta sul monte Asprano si è rinnovato l'antico culto de "L' Inchinata" o, più popolarmente, "Il Giorno del Bacio" delle due Madonne delle comunità di Castrocielo e Colle San Magno.
All'alba del lunedì in Albis, i due cortei in processione con in spalla le rispettive statue della Madonna sono partiti dai propri paesi, per incontrarsi al cospetto della chiesetta di Santa Maria Assunta in Cielo.

In centinaia si sono incamminati per assistere al suggestivo bacio e rivivere i solenni festeggiamenti in onore di Maria Santissima. Dopo la messa delle 6 nella chiesa parrocchiale Santa Lucia di Castrocielo la processione si è avviata verso il monte Asprano. Allo stesso modo, dal versante nord-ovest, anche la processione di Colle San Magno ha raggiunto la cima del monte per raccogliersi in preghiera per la messa nella santuario di Santa Maria Assunta in Cielo. La tradizione vuole che il corteo di Castrocielo arrivi prima di Colle San Magno per non perdere il diritto di precedenza.
Al termine della messa c'è stata la tradizionale "inchinata". Al cospetto l'una dell'altra le statue delle Madonne sono state inchinare, fino a baciarsi, rinnovando così l'armonia tra le due comunità. Una festa che unisce storia, religione e identità. Presenti oltre i fedeli anche i rappresentanti dei Comuni e le Pro loco dei due paesi e le rappresentanze delle vicine Roccasecca e Aquino.

Un momento religioso che vede accomunate nella profonda devozione verso la Madonna, le comunità di Castrocielo e Colle San Magno che traggono le proprie origini proprio dall'antica cittadella medievale Castrum Coeli, i cui resti sono ancora evidenti sulla cima del monte non troppo lontano dalla chiesetta (eretta all'inizio del 1300 e che assicurava il servizio liturgico sia alla comunità di Colle San Magno sia a quella di Palazzolo). Le due comunità discendono entrambe dall'antico insediamento dell'Asprano. Così da secoli, i cittadini di Castrocielo e di Colle San Magno, ricordando la comune origine, si ritrovano ogni lunedì di Pasquetta insieme per venerare la mamma Celeste a testimonianza di una ritrovata armonia fra due comunità che nei secoli hanno avuto motivo di attrito e di contrasto.

- foto Rosalia Di Vito (Pro loco) e don Natalino Manna -