Scatta il conto alla rovescia per l'edizione numero 37 di Atina Jazz Festival che dal 1986 porta nel cuore del basso Lazio e soprattutto nel "capoluogo" della Valle di Comino, la grande musica e tantissime icone del jazz italiano e internazionale.
Un annuncio importante per tutti gli appassionati della musica raffinata. «Si riaccendono le luci sulla kermesse musicale che è l'architrave della tradizione jazzistica nel Lazio meridionale», è la carica suonata dal direttore artistico del Festival, Leonardo Manzari. «Dopo l'edizione della scorsa estate che ha segnato il consolidamento della memoria musicale jazzistica atinate, la nostra macchina organizzativa si è rimessa in moto già da mesi. Che Festival sarà? Sarà un Festival che dovrà raccontare ancora una volta belle storie di musica, sarà un Festival che cercheremo di rendere sempre più possibile appetibile per il nostro affezionato pubblico. Sarà un Festival che, ci auguriamo, sia in grado di rievocare i fasti della tradizione voluta da Vittorio Fortuna e che sia in grado di sostenere, nella memoria dei melomani, un rinnovato spirito e soprattutto ad una serie di preziose novità che serviranno per l'energia del jazz sotto le stelle della Valle di Comino. Colgo l'occasione per ringraziare sin d'ora il nostro main sponsor, la Banca Popolare del Cassinate, che nella persona del suo presidente, Vincenzo Formisano, e del Consiglio di Amministrazione, ha voluto confermare la vicinanza alla cultura ed alla musica colta che nella 37ª edizione del Festival regaleremo al nostro pubblico. Non voglio dimenticare nei ringraziamenti anche il Comune di Atina e tutti quelli che muovono la macchina organizzativa di questa manifestazione nella fattispecie all'associazione Kunoichi, soggetto attuatore della trentasettesima edizione».
Il programma è stato illustrato ieri mattina alla stampa in una conferenza ad hoc nella sala "San Benedetto" della Bpc di Cassino, alla presenza del direttore artistico Manzari, del presidente della Bpc Formisano, del sindaco di Atina, Pietro Volante e il rettore Unicas Marco Dell'Isola.
L'evento gode del patrocinio della Provincia di Frosinone, del Conservatorio di Musica L. Refice di Frosinone, dell'Università degli studi di Cassino e del Lazio meridionale, della CNA Imprese di Frosinone, della Camera di Commercio di Frosinone e Latina. Quest'anno, per l'edizione 2023, «il progetto è stato quello di portare ad Atina una proposta articolata di Jazz - ha ripreso il direttore Manzari - continuando nel solco della rappresentazione, il più significativa possibile, dello stato di salute del jazz italiano e di alcune delle tendenze più rilevanti in atto nel nostro Paese. Ma oltre questo anche di continuare ad aprire le porte del Festival all'estero ed alle sonorità più recenti, in termini temporali, del Jazz internazionale». E ha aggiunto: «L'obiettivo della nuova edizione è quello di confermare il prestigio che il brand di Atina Jazz incarna e di rinnovarne lo spirito culturale attraverso la conferma di questa idea dell'Italia in jazz».
Soddisfazione espressa anche dal resto del parterre dell'incontro di ieri, dal sindaco Volante - «un evento che dà lustro al nostro paese -, al rettore Dell'Isola, - «Fa cassa di risonanza per il territorio e l'Università non può mancare con il suo sostegno. Si tratta di uno di quegli eventi a cui teniamo particolarmente», fino al presidente Formisano, che ha sottolineato «l'importanza del cartellone di quest'anno, arricchito da novità che porteranno vita in tutto il territorio comunale di Atina».
Anche quest'anno, i nomi sono illustri. Ad aprire la kermesse, il 6 luglio, sarà John Surman e Vigleik Storaas Duo. A seguire Nik Bärtsch, Roberto Gatto, Alessandra D'Alessandro e Francesco Bearzatti, Nicky Nicolai, Joe Barbieri Quartet e Federico Califano.
«Vogliamo fare in modo che lo spettatore sia coinvolto in prima persona nelle diverse giornate per aumentarne ed amplificarne la tradizione e la qualità», ha chiosato Manzari.