«Per ricordare il nostro Tonino e ammirare ancora una volta la sua arte abbiamo scelto il luogo che lui amava di più: il parco "La Forma", con tutte le sfumature di verde, il colore dominante in decine di sue opere». Così Davide Della Rosa ha sintetizzato l'iniziativa organizzata in ricordo del compianto artista di San Giorgio Antonio D'Arpino, morto all'età di quasi sessantanove anni nel 2021. Nello stesso giorno, il 9 maggio, in cui il "suo" giudice Livatino è diventato beato. Il magistrato Angelo Rosario Livatino, ucciso dalla mafia e morto per la giustizia, è infatti protagonista della grande tela disegnata proprio da D'Arpino che campeggia nella sala polivalente di San Giorgio.

«Assieme alla sua famiglia, alla moglie, ai figli, ai parenti e ai tanti, tantissimi amici, sono certo – ha detto Della Rosa, legato da amicizia al pittore - che ti abbiamo fatto sorridere ancora una volta». Antonio D'Arpino, Tonino per tutti, è stato ricordato con una mostra, un convegno e un concerto organizzati dall'amministrazione e dall'associazione pro loco nel parco naturale.

L'evento è stato anche un modo per sensibilizzare sull'importanza della ricerca in favore dei progetti di "Komen Italia", impegnata nella lotta ai tumori al seno. Dopo i saluti istituzionali del sindaco Lavalle e del consigliere delegato alla Cultura, Della Rosa, sono seguiti gli interventi di Costanzo e Di Raimo, che hanno parlato di D'Arpino come amico e maestro; della professoressa Canetri che ha analizzato la sua pittura; di Iannetta che ha spiegato lo spirito della serata intitolata "L'Angelo che dipinge il mondo"; di Pelagalli che ha illustrato l'impegno sociale di Tonino.