Defendit numerus. Giovenale, che dalla vicina Aquino stupisce ancora il mondo con la sua ineguagliabile arte satirica, condensò in appena due parole un'assoluta verità: nei numeri c'è sicurezza. Ma il teatro comunale di Veroli può aggiungere un'altra parola al celebre aforisma: successo. Perché proprio nei numeri della stagione teatrale 2022/2023 vi è la sicurezza di aver avuto successo.
La soddisfazione
Si è chiuso, con gli ultimi spettacoli di maggio, un cartellone che può essere tutto riassunto in poche cifre, atte a narrare, nella loro essenzialità, un vero boom. I numeri in costante crescita, registrati nel corso della stagione teatrale appena terminata, confermano il trend delle precedenti programmazioni firmate dal duo Quadrozzi-Bellacosa. Il bilancio di chiusura dell'ultima stagione, proposta dal teatro verolano, porta un bel segno positivo, a riprova della qualità della sua gestione. Premiate le compagnie teatrali che si sono alternate sul palcoscenico, promossa a pieni voti la capacità della Duecento22 Arti e Spettacolo di Enrico Quadrozzi e Fabrizio Bellacosa di progettare proposte artistiche variegate, innovative, originali ma sempre di assoluto valore. Elementi, questi, che si possono misurare con i numeri: 23 spettacoli in cartellone, 12 spettacoli fuori cartellone, 19 sold out, 2500 presenze, 2 collaborazioni stabili con teatri di primo piano; Tor Bella Monaca di Roma e Bertold Brecht di Formia. Se i numeri parlano di asettiche valutazioni matematiche, a sottolineare l'eccellenza di una gestione che nulla lascia all'improvvisazione, vi è stato il gradimento del pubblico, gli applausi tributati ad ogni rappresentazione, la fedeltà degli spettatori nel confermare un posto in sala spettacolo dopo spettacolo. Il grazie del Teatro Comunale Veroli al suo pubblico contiene una promessa che è anche una sfida: migliorare, sempre, l'offerta culturale.
I commenti
«Il teatro è cultura, non immagino niente di più adatto per trasmettere l'interesse verso il mondo artistico e culturale. Del resto, il teatro è la storia della nostra vita, è la passione che ci portiamo dietro da bambini - racconta Enrico - gli studi specifici che ho fatto sulla scenografia mi hanno offerto la possibilità di guardare a questo mondo dal punto di vista professionale e di approdare alla gestione del Teatro Comunale Veroli insieme a Fabrizio. Siamo orgogliosi di dare il nostro contributo alla crescita intellettuale del nostro paese». Dai primi passi al successo dell'ultima stagione teatrale... «Ci speravamo. Il successo non si improvvisa. È frutto di un percorso di crescita profondo e impegnativo, solo così potrà durare nel tempo - continua Enrico - soprattutto in questo ambiente, un'offerta di qualità può fare la differenza nei piccoli teatri come il nostro. Certamente, temevamo che scelte coraggiose non sarebbero state comprese e apprezzate dal potenziale pubblico. Invece, da quando abbiamo inaugurato la prima stagione teatrale, siamo stati premiati con continui sold out». Sono state strette importanti collaborazioni con altri teatri. Si potrebbe profilare la creazione di una rete regionale tra realtà teatrali... «Ci stiamo provando. Abbiamo avviato due prestigiose collaborazioni con il Tor Bella Monaca di Roma e il Bertold Brecht di Formia, ma vorremmo allargare anche ad altri teatri l'iniziativa di una partnership - sottolinea Enrico - fare rete è importante per mantenere un'offerta di qualità che soddisfi il pubblico». Un pubblico sempre attento... «Il pubblico è sempre più esigente. Si informa, approfondisce, si appassiona alla trama ma anche agli autori, alle loro storie, vuole capire. Non abbiamo più spettatori passivi, ma una parte essenziale dello spettacolo. Ecco perché il teatro è cultura: perché allarga gli orizzonti del pubblico e lo induce ad accrescere il patrimonio di conoscenza e ad affinare il buon gusto». Dunque, una stagione teatrale di successo e tutte le compagnie hanno ricevuto grandi applausi dal numeroso pubblico.