Roccasecca non sarà Capitale della cultura 2025 ma il progetto che la vede protagonista inizia proprio adesso. Innanzitutto grazie ai fondi che il Ministero dispone per i progetti ritenuti di pregio - e quello di Roccasecca lo è ed ha ricevuto già importanti riconoscimenti - ma grazie soprattutto all'obiettivo di "fare rete", come sottolineato ieri dal sindaco Sacco. Che in questo periodo ha potuto contare sul sostegno di 32 Comuni, della Provincia, di 29 associazioni e di diverse università.
«Verdetto parzialmente ingiusto per i criteri del precedente ministro. Adesso un gemellaggio tra Agrigento e Gorizia: possono giocare una partita comune ma per il prossimo bando bisogna evitare i paradossi di oggi» ha commentato Sgarbi sul suo profilo ufficiale. Per poi aggiungere: «L'alternativa sarebbe stata la scelta di un Comune di piccolissime dimensioni, come Roccasecca, dal progetto particolarmente pregevole; o Pescina, la città natale di Ignazio Silone».
«Probabilmente ha ragione Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, quando dice che il progetto di Roccasecca era particolarmente pregevole e che forse occorre definire diverse fasce di concorso. Ma non è questo il punto. Roccasecca è stata protagonista di una competizione nazionale, ha ricevuto i complimenti da parte di tutta la commissione (che ringrazio) per quello che è riuscita a trasferire in termini di emozioni, riceverà la visita del ministro e soprattutto avrà a disposizione l'iniziativa "Cantiere città", dedicata a tutte le città finaliste: un progetto di formazione ed empowerment per consolidare le idee e le competenze delle amministrazioni finaliste e valorizzare i progetti, di alta qualità, con cui le città hanno partecipato - spiega Sacco - Verrà infatti offerto alle finaliste di tutto il territorio nazionale una preziosa occasione di consolidamento delle capacità progettuali favorendo la nascita di nuove reti. Ecco il punto. Ora bisogna fare rete. Non basta l'amministrazione comunale. Se vogliamo fare quel salto di qualità, se vogliamo essere all'altezza dei riconoscimenti che abbiamo avuto venerdì, se non vogliamo disperdere le risorse che arriveranno è necessario che tutti, compreso le imprese, i commercianti ma anche la società civile facciano rete insieme alle istituzioni. C'è da creare un brand territoriale, c'è da preparare un'offerta e c'è da veicolare le nostre capacità attraverso la visibilità che abbiamo conquistato. Il lavoro inizia oggi. Dimostriamo che il territorio era pronto ad affrontare il 2025 non solo sulla carta».