Dopo il grande successo riscosso nelle edizioni precedenti, domenica 2 aprile, a partire dalle 19.30, tornerà ad animare la parte alta del capoluogo, in un momento sia religioso sia di tradizione, la "Passio Christi", divisa in quattro stazioni. Il programma è stato dettagliatamente esposto durante la conferenza stampa nella sala consiliare di Palazzo Munari. Prima tappa, in cui avrà inizio la rappresentazione, a piazza VI Dicembre, dove saranno allestiti l'ultima cena e l'orto degli ulivi. Seconda tappa a piazzale Vittorio Veneto, con il processo davanti al sinedrio e l'impiccagione di Giuda. Terza tappa a piazza Santa Maria, con il processo davanti a Pilato. Quarta e ultima tappa a piazza Valchera per la crocifissione.

L'evento è organizzato dalla Pro loco con il Comune di Frosinone, in collaborazione con l'Unità pastorale del centro storico, il cui referente è don Paolo Cristiano. Presenti alla conferenza stampa il sindaco Riccardo Mastrangeli, gli assessori Rossella Testa e Simona Geralico, il consigliere Corrado Renzi, il presidente della Pro loco Alfonso Scaccia, il presidente provinciale dell'Unicef Lucia Favilla, Giuseppe Marsinano, don Riccardo Mabilia, la docente del primo istituto comprensivo di Frosinone Antonella Trossi, Virginia Testani, Silvano Bracaglia, Andrea Marini Sera e Gianluca Pantano che interpreterà la parte di Gesù Cristo.

«Una manifestazione che dà lustro alla città – ha detto il sindaco Riccardo Mastrangeli – in modo particolare al centro storico che è sempre al centro delle nostre attenzioni». Il primo cittadino ha rivolto i suoi ringraziamenti alle centinaia di persone che hanno accolto l'invito partecipando in maniera fattiva a questa importante manifestazione, alla Pro Loco, all'Unità pastorale del centro storico, alla polizia locale, ai volontari della protezione civile, a don Riccardo, al prof. Marsinano, che è la memoria storica di questa manifestazione, al comitato provinciale della Croce Rossa e all'Unicef.

«Questo evento l'abbiamo nuovamente sposato quest'anno – ha ribadito il sindaco – perché intendiamo non solo celebrarlo, ma trasmetterlo a quelli che verranno dopo di noi, alle nuove generazioni, che si stanno appassionando a questi eventi. Stiamo vedendo veramente un forte risveglio di quella che è la coscienza verso questo tipo di manifestazioni».

L'assessore Rossella Testa ha voluto fortemente ringraziare i volontari: «Grazie alla loro passione e al loro impegno riescono a far rivivere nella nostra città un grande momento di fede e di tradizione, trasportandolo al futuro, alle nuove generazioni». La passione vivente spiegata, quindi, non solo quale momento religioso, ma anche di forte partecipazione e socializzazione, nonché di tradizione, risvegliando i cuori di credenti e non credenti.
Una manifestazione iniziata già nel 1985, però in forma continuativa dal 2015, con l'obiettivo di far vivere nella città un momento importante, coinvolgendo tutti i cittadini. «Sicuramente annoverata tra le rappresentazioni più suggestive dell'intera regione – ha sottolineato l'assessore Simona Geralico – per la forte valenza culturale, religiosa e storica, ampiamente riconosciuta dall'Agenzia regionale del turismo della regione Lazio».

Il presidente della Pro loco Alfonso Scaccia, che ha esposto minuziosamente il programma, ha parlato dell'importanza di questo evento, della matrice storico-religiosa, dalle sue origini, ringraziando in modo particolare i volontari quest'anno sono più di centocinquanta». Commovente il ricordo di Giuseppe Marsinano, che ha ripercorso i momenti della nascita dell'idea di tale manifestazione, nel lontano 1985: «È la rappresentazione di un evento immenso, storico, nel conteggio siamo intorno ai duecento personaggi».