Musica e magia saliranno sul palco del Teatro Comunale Veroli domani sera alle ore 18.30 nel cuore della città ernica.
Per emozionarsi, sorprendersi e sognare una realtà ai confini dell'impossibile, il Malia Duo, dopo il successo della tournée italiana, gioca in casa proponendo il nuovo spettacolo magico musicale "Quasi quasi mollo tutto e... Divento Felice! Noi lo abbiamo fatto davvero!".
Introspettivo, intrigante, conturbante, il connubio tra musica, magia e mentalismo teatrale aprirà nuove frontiere a chi si lascerà stregare da Gloria Labbadia e Americo Rocchi, che sveleranno il trucco per la ricerca della felicità.
Ci siamo fatti svelare qualcosa da Americo Rocchi.
Maestro, un mago che rivela un suo trucco?
«Nessun trucco, ma studio e applicazione. Il "mago" ha doti umane e sensi ordinari che eleva fino a farli apparire sovraumani. Non è magia, non è potere ma esercizio di capacità portate all'estremo. I ragazzi si avvicinano a questo mondo pensando di imparare qualche trucchetto, poi si trovano di fronte a insegnamenti di teatro, di psicologia, di controllo di sé. Scoprono che una scuola di magia insegna a saper usare in maniera sovrannaturale quelle doti umane che posseggono, ampliandole e affinandole».
Dove nasce la magia?
«Dove si possono mettere le mani, lì c'è magia. Il mago deve creare un mondo magico che appaia credibile, e per fare questo ci vuole molto studio, non solo delle pratiche magiche, ma anche di psicologia, socialità, autocontrollo. Una scuola di magia insegna a gestire uno spettacolo e ad interagire con il pubblico, a carpirne le reazioni, anticipandole e guidandole verso il suo scopo. È in questo scambio di emozioni che nasce la magia».
Un'arte adatta ai giovani?
«È adatta a tutti, ma certamente ai ragazzi. Molti giovani sono interessati e affascinati da quello che un mago riesce a fare ma spesso si convincono di poter fare da soli, magari guardando qualche tutorial. La magia è un'arte vera e propria, non si può improvvisare, la formazione è indispensabile. E il successo non è scontato».
A Frosinone si sta facendo strada il club magico italiano...
«Frosinone ha una sua sede, come Roma, che nasce per la diffusione della cultura magica. Abbiamo programmato incontri con grandi maghi, conferenze sul tema della prestigiazione ed è possibile seguire le lezioni della Scuola di Magia. Le discipline sono tantissime, il mondo della prestigiazione si è ampliato La nostra è un'associazione giovane ma ci stiamo già proiettando verso un futuro sociale e inclusivo».
Un progetto ambizioso...
«Non tutti conoscono le varie applicazioni della magia. Siamo già stati a Veroli al Centro Diurno, e abbiamo visto che gli ospiti della struttura hanno risposto con entusiasmo. La magia è una medicina che non ha controindicazioni, penetra nel sociale e lascia buone emozioni. Vorremmo andare negli ospedali, perché la magia distoglie dalle problematiche, dall'angoscia della malattia, canalizza le energie in senso positivo. Stiamo aprendo una sezione per formare prestigiatori che sappiano selezionare le giuste magie e riescano a relazionarsi con i pazienti».