È una delle giovani promesse nella musica italiana. Molto amato dai giovanissimi, fresco di un successo ricevuto lo scorso anno grazie al talent show "Amici di Maria de Filippi", LDA è in gara al Festival di Sanremo. Un appuntamento nel quale sta dimostrando le proprie capacità e la propria voglia di affermarsi. Nel brano che ha scelto di portare all'Ariston racconta della sua storia d'amore, un sentimento che sarà contenuto anche nel prossimo album dove l'amore sarà il filo conduttore di tutto il progetto discografico. Un salto importante dal palcoscenico del talent show più importante d'Italia a quello del teatro Ariston, tempio della musica italiana. Un'esperienza che sta vivendo al massimo seguendo anche i consigli di suo padre, Gigi D'Alessio, di lasciarsi andare e di vivere al meglio questa esperienza unica nella vita e che, sicuramente, lo sta arricchendo molto.
LDA dal palco di "Amici" a quello del Festival di Sanremo, ci racconti l'emozione che stai vivendo?
«È un'emozione unica, visto che in due anni mi è cambiata la vita. Prima c'è stato "Amici", ora "Sanremo", ci mancano solo l'Eurovision e un Grammy... Scherzi a parte, è un'emozione difficile da descrivere».
Parliamo del brano con cui sei in gara "Se poi domani", di cosa parla?
«È una canzone d'amore autobiografica, la mia storia d'amore. Quello che voglio trasmettere è quello che ho provato io nel momento in cui scrivevo il pezzo. Sono le cose che ti colpiscono e che il giorno dopo, a mente lucida, trascrivi e aggiungi le note. E in quel momento nasce la canzone. È un brano romantico scritta in un momento di indecisione. Come in tutte le storie d'amore, ci si chiede se ciò che si prova sia la realtà o una bugia. Spero di riuscire a trasmettere le mie sensazioni e che le persone si possano ritrovare nelle mie parole».
Racconti un momento di indecisione in cui ci si chiede se si stia vivendo la realtà o una bugia. Ti sei mai trovato in questa situazione?
«Tutti i giorni mi trovo in questa situazione. Non so mai se sto vivendo la realtà oppure la bugia, tuttavia io continuo a vivere anche senza consapevolezza di questa cosa».
Questa sera, in occasione della gara delle cover, salirai sul palcoscenico dell'Ariston con Alex Britti. Insieme canterete "Oggi sono io", brano con cui Britti ha partecipato al Festival di Sanremo 1999, vincendo nella sezione "Giovani". Perché questa scelta?
«Perché Alex è un grande, è una persona molto umile nonostante sia un super big. E poi è una canzone che ha segnato la storia della musica».
Su quel palcoscenico è salito molte volte anche tuo padre, Gigi D'Alessio, che consigli ti ha dato?
«Tecnicamente nulla. Al contrario dal punto di vista mentale mi ha consigliato di vivere questa esperienza al massimo perché sono esperienze che capitano una sola volta nella vita. Mi ha detto di divertirmi e non pensare a nulla».
A breve uscirà anche il tuo nuovo album "Quello che fa bene" che conterrà anche il brano di Sanremo. Cosa puoi anticiparci di questo lavoro?
«È un album ricco di melodia, canzoni, sound innovativi, nuovi, freschi. C'è un po' di tutto, parlo della mia città, di me, dell'amore in tutte le sue sfaccettature. Il tema principale è l'amore in tutte le sue infinite forme, ho cercato di affrontarlo sia in modo scherzoso, sia in modo introspettivo. Il titolo è "Quello che fa bene", perché con il tempo ho capito che amarsi significa anche lottare per ciò che ci fa stare bene e lasciarsi andare a volte è la cosa che migliora la nostra vita. Non vedo l'ora che diventi del mio pubblico».