È cresciuta con il papà che le ha fatto ascoltare i grandi della musica italiana: da Guccini a Dalla fino ad arrivare a Battiato. E anche questo ha influenzato il suo amore per la musica e l'ha portata a scegliere un brano di Battiato, "Centro di gravità permanente", per la serata delle cover del Festival di Sanremo. Ariete, all'anagrafe Arianna Del Giaccio, originaria di Anzio, è una delle artiste di maggiore riferimento per i giovani. Oltre mezzo milione di followers sui social, più di un milione e mezzo di ascoltato su Spotify e oltre 150 milioni di stream, numeri da capogiro per una giovanissima che a soli venti anni ha raggiunto importanti traguardi. Ora si prepara per la sua nuova avventura. Amadeus, conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo, ha selezionato la sua canzone per la gara musicale.

Ariete, sei in gara per la prima volta al Festival di Sanremo con "Mare di guai". Come nasce questo brano?
«La canzone è nata a luglio 2022, quando sono andata in studio per la prima volta da Dario. Ho scritto la prima strofa, il pre ritornello e il ritornello melodicamente e a livello di testo. Poi l'ho traslata nella ballad che è. Quando è arrivata l'idea di presentare un pezzo a Sanremo uno dei miei discografici, Davide Caucci, mi ha detto che Calcutta era disposto a collaborare».

Un brano che, come dicevi, è firmato anche da Calcutta. Ci racconti questa collaborazione?
«Ci siamo chiusi in studio ma dopo qualche ora non arrivava ancora nulla. Così Dario ha proposto di fargli ascoltare quella canzone che era rimasta nel cassetto, abbiamo scritto la seconda strofa a quattro mani, con l'aggiunta dello special calcuttiano nella melodia e del piano con la mano fatata di Faini. È stato davvero incredibile poter lavorare con Calcutta, la sua influenza ha avuto un grande peso, è uno dei miei artisti preferiti, così quando mi ha detto "Questo è il brano per Sanremo", mi sono fidata».

Il palcoscenico del teatro Ariston è da sempre quello più ambito per ogni musicista. Ci racconti le tue emozioni nel salire su quel palco?
«È incredibile. Sono emozionata il giusto, quando ho fatto le prove con l'orchestra è stato bellissimo perché ti avvolge, è quasi una coccola. Non voglio vivermela con troppe aspettative, il mio vero obiettivo è cantare bene, divertirmi e rimanere fedele a me stessa».

Per la serata delle cover ti esibirai insieme a Sangiovanni con "Centro di gravità permanente". Come nasce la scelta di questo brano e di questo feat?
«Con Sangiovanni siamo amici da tempo, l'ho seguito a Sanremo l'anno scorso, e sono felice di avere lui come compagno di viaggio anche se solo per una sera. Invece, per la scelta della cover, sono andata su Battiato perché i miei genitori lo hanno ascoltato tanto quando ero piccola. È un artista a cui sono molto legata e che vorrei omaggiare nel migliore dei modi su un palco così importante».

Ci sono molti artisti in gara, c'è qualcuno di loro con cui ti piacerebbe un giorno avere una collaborazione? E perché?
«Con alcuni di loro ho già fatto dei pezzi, come Madame e Tananai, che sono miei amici al di fuori di questo contesto. Del cast mi piace anche gIANMARIA, sono molto curiosa di sentire il suo pezzo, ho visto che ne hanno parlato molto bene».

Dopo Sanremo cosa ti aspetta? Puoi anticiparci qualcosa sui prossimi impegni?
«Ci sarà sicuramente nuova musica, sto lavorando già in questo senso, e un tour più grande di quanto ho fatto fino ad adesso. Sarà un 2023 bello ricco».

Arianna Del Giaccio, in arte Ariete. Perché questo nome?
«Quando stavo per pubblicare "Quel bar", il mio primo singolo, avevo tutto ma mancava un nome. Ariete è il mio segno zodiacale, ma per me è importante che suoni bene. Mi sono immaginata "Stasera vado al concerto di…" e mi sembrava perfetto».

Quando è nata la tua passione per la musica? E quando hai capito che questa passione sarebbe diventata la tua strada?
«Non sono nata in una famiglia di artisti, ma mio padre mi ha cresciuto con i dischi di Francesco Guccini, Pino Daniele, Francesco De Gregori e Lucio Dalla. Questo mi ha aiutato ad avere un'attrazione precoce per il canto, la chitarra e il pianoforte, così ho iniziato a studiare musica da autodidatta, scrivevo i testi e provavo gli accordi».

Tu sei un punto di riferimento per i ragazzi. Ai giovani di oggi cosa vorresti dire?
«Non abbiate paura a buttarvi nelle occasioni, a inseguire i vostri sogni, le cose vere alla fine brillano sempre».