Dopo il lungo stop imposto dalla pandemia parte domenica prossima, 22 gennaio, la 47esima edizione della Sagra della Polenta di San Sebastiano, organizzata dalla Pro Loco con il patrocinio del Comune e la collaborazione della parrocchia di Santa Maria Assunta. Piazza Cardinale Domenico Iorio sarà lo scenario dell'attesissima kermesse, che tradizionalmente rappresenta il primo appuntamento delle tante sagre santostefanesi.

«Dalle prime ore del mattino sarà possibile sentire i profumi della tradizione per le strade - fanno sapere gli organizzatori - dove in antichi paioli di rame le cuoche e i cuochi, sotto la supervisione del mastro polentaro, prepareranno il famoso sugo con salsicce e carne di maiale per condire la polenta. Il tutto, rigorosamente secondo la tradizione e fatto a mano, con la dovuta lentezza e cura. Questa tradizione, confusa tra storia e leggenda risale, secondo i verbali del Consiglio di Comunità, al 1643, ricollocandosi all'antico "Sfamo del Popolo" perché, come vuole la tradizione, nel giorno della festività di San Sebastiano doveva essere somministrato un piatto caldo di polenta alla popolazione. È così che la Pro Loco, per coltivare la memoria di una cultura contadina quasi perduta, decise di riprendere questa usanza nel lontano 1975. Da allora, la Sagra della Polenta di San Sebastiano, diventò, col passare degli anni una costante degli appuntamenti di inizio anno, aprendo come sempre lo scrigno delle tradizioni».

Nonostante il tempo trascorso, la passione per questo piatto, povero ma gustosissimo, è rimasta inalterata, nel segno della tradizione. Alle 8.30, l'inizio dei preparativi per la cottura della polenta; alle 11.30, presso la chiesa parrocchiale, la messa in onore di San Sebastiano; alle 12.30, la benedizione della polenta e quindi la distribuzione al pubblico.