Ancora un appuntamento in grande stile quello organizzato sabato scorso dalla Pro Loco di Gallinaro nell'incantevole cornice del piccolo borgo della Valle di Comino, con il convegno "Modelli di Paese, Paese di modelli". Un viaggio a ritroso nel tempo, una storia di successo ambientata nel 1889 quando al civico 49 di Boulevard du Montparnasse Cesare Vitti e sua moglie Maria Caira, emigrati gallinaresi a Parigi, fondarono l' Académie Vitti.

Un'accademia avveniristica per il periodo, per sole donne, unica nel suo genere, ambiziosa e irriverente, che ha visto fra i suoi docenti figure di assoluto rilievo nel panorama artistico internazionale dell'epoca, tra le quali Paul Gauguin, Luc-Olivier Merson, Jacques-Émile Blanche, Hermenegildo Anglada Camarasa e Kees van Dongen.

"Una storia di coraggio, risolutezza, voglia di cambiamento – hanno dichiarato gli organizzatori - come tutte quelle dell'emigrazione di fine Ottocento, ma con un sapore più dolce, quello della passione e della lotta agli stereotipi che vede come protagoniste due giovani modelle originarie di Gallinaro Maria Caira Vitti e Rosalina Pesce". Proprio quest'ultima, impressa tuttora sulle monete e sui francobolli e nota come "la seminatrice", è considerata a tutti gli effetti la donna più nota di Francia. L' evento, che prende il via da un progetto a valere su un avviso pubblico di Lazio Crea, vanta il patrocinio della Provincia di Frosinone e del Comune di Gallinaro.

Attento, qualificato e incuriosito il pubblico presente che ha ascoltato, dopo i saluti dell'Assessore alla Cultura della Provincia di Frosinone, Luigi Vacana, e del sindaco di Gallinaro, Mario Piselli,  gli interventi di Valentina Lilla e Cesare Erario dell'Accademie Vitti e del filosofo Biagio Cacciola. Quello di sabato scorso è solo l'inizio: appuntamento con la seconda tappa del progetto, sempre a Gallinaro, il giorno dell'Epifania. Protagonista ancora l'arte, insieme alla musica e alla riscoperta autentica delle tradizioni più antiche.