Serata d'onore per Antonio Pennacchi. Ci siamo. Domani la rassegna "Milagro" ricorda l'indimenticabile scrittore di Latina scomparso esattamente il 3 agosto di un anno fa. Un atto dovuto - era stato sottolineato nel corso della conferenza stampa -, un omaggio all'autore Premio Strega che ha fatto conoscere la nostra storia al mondo, ma soprattutto a un uomo che ha vissuto la città "di pancia", così come amava dire il caro Antonio, partecipando sempre alla sua vita culturale e politica e commentandone fatti e misfatti alla sua maniera, capace di analisi ma anche di ribaltare le posizioni in un attimo come in pochi sanno fare, "perché il bene e il male si devono raccontare... perché è sempre tutto mischiato".

Milagro 2022 è dedicata a lui, e quel "Quota 90" che identifica il cartellone ha un senso ben preciso. Alla vigilia dell'evento, fissato per le ore 21 nell'Arena del Museo Cambellotti (ingresso libero), avviciniamo l'attore e regista Clemente Pernarella che Pennacchi conosceva a fondo, un'amicizia solida che ancora oggi lascia in Clemente un vuoto incolmabile.

«La sottotitolazione Quota 90 è mutuata dalla sua opera più celebre: la rivalutazione attuata nel 1926 per volontà di Benito Mussolini della lira italiana nei confronti della sterlina, è l'elemento indicato da Pennacchi in Canale Mussolini come scatenante l'esodo dei Peruzzi, una delle principali cause che portò trentamila persone del Nord Italia a costituire il nucleo sociale di partenza della nostra società. Ma Quota 90 rientra anche nelle celebrazioni per la città (90 anni fa fu posata la prima pietra di Littoria). Abbiamo legato Antonio e Latina perché Pennacchi è stato e resta un punto di riferimento sociale e culturale importante, in un momento in cui i punti di riferimento saltano: dalla guerra in Ucraina alla crisi del Governo, alla situazione politica attuale qui da noi. Mi chiedo: che cosa avrebbe detto Antonio? Nessuno può rispondere. Lui ti avrebbe spiegato le cose alla sua maniera, attraverso un approfondimento storico che diventava etica morale».

Che cosa accadrà domani?
«Proporremo la proiezione di ‘Letture dal Canale', la registrazione di quella straordinaria notte in cui Canale Mussolini fu allestito in forma di oratorio al D'Annunzio. Era il 2010, l'anno in cui il romanzo conquistò lo Strega, il giorno in cui Antonio (per sua divertente richiesta) fu incoronato ‘Poeta della città'. La ripresa televisiva fu mandata in onda alla vigilia di Natale. È una ripresa eccellente, e sarà l'occasione di rivedere sul palco Lina Bernardi, Nino Bernardini, Elisabetta Femiano, Clara Galante, Karin Proia, Giulia Maulucci, Enzo Provenzano, Melania Maccaferri. Io ero con loro e firmavo anche la regia. C'erano la Corale San Marco, il gruppo Mantice, Paola Salvezza, Marco Minà... Mi piace sottolineare il sostegno del preside Giorgio Maulucci, che sia allora come oggi ha sempre riconosciuto il valore di Antonio. Invito la città ad esserci, a partecipare a questa serata al Cambellotti, a rivivere Antonio nel ricordo di chi lo ha conosciuto e dei tanti che quella sera del 2010 ebbero la fortuna di riempire il Teatro». La Serata d'onore sarà preceduta dalla Santa Messa in ricordo, celebrata alle ore 19 nella Cattedrale San Marco.