Il ritratto di una generazione, di quei trentenni e quarantenni ancora troppo giovani per essere considerati "grandi" ma abbastanza cresciuti per essere chiamati ancora "ragazzini". Lo sa bene Marco Marsullo, giovane (?) scrittore, classe 1985, che h appena pubblicato per Feltrinelli "Tutte le volte che mi sono innamorato" (256 pagine, 18 euro).
La trama
Come spesso capita, al centro della storia c'è l'amore. Quello trovato, quello perduto, quello cercato. Perché, chi l'ha detto che, dopo i trent'anni, gli uomini non hanno paura di restare single? E che l'orologio biologico esiste solo per le donne? Il protagonista è Cesare, maestro elementare napoletano, con le idee abbastanza confuse sull'amore. Tanto romantico quanto cervellotico, si nasconde dietro teorie improbabili e comici segni del destino, ma in realtà soffre per un passato di storie sbagliate, incontri surreali, colpi di fulmine e bruschi risvegli, mentre i suoi amici sembrano aver capito tutto prima di lui.
A trentacinque anni, Cesare è rimasto l'ultimo single del gruppo e non sa più cosa farsene della sua libertà. Vive con il gatto Thiago, gira per la città sulla sua Vespa, ha un discreto successo con le ragazze, eppure sempre più spesso la notte torna a casa da solo, con un peso sul cuore. Quando il suo amico Sandro, prossimo alle nozze, gli consegna l'invito con un "+ 1" che campeggia beffardo accanto al suo nome, Cesare decide di raccogliere la sfida: ha sei mesi di tempo per arrivare al ricevimento con una fidanzata.
Ma come trovare finalmente la persona giusta? Lo scrittore napoletano si fa portavoce della sua generazione e racconta le relazioni dal punto di vista dei maschi: le loro speranze, i loro desideri, ma anche le ombre, le fatiche, la paura di fallire. Rifuggendo dalle ipocrisie e dal lamento, costruisce un romanzo lucido e ironico, profondamente attuale. Uno spaccato tragicomico sull'affanno – e la meraviglia – di innamorarsi davvero. Oggi pomeriggio alle 18 Marco Marsullo sarà a Frosinone, nella libreria Ubik in via Aldo Moro, per presentare "Tutte le volte che mi sono innamorato".