La pandemia per tre anni di seguito ha fermato quei carri folkloristici che nel tempo hanno attraversato le strade principali di Santa Francesca. Ha fermato la macchina organizzativa che ogni anno con impegno e dedizione ha portato avanti un'antica tradizione della rievocazione degli antichi mestieri. Ha fermato quel flusso di gente che nella prima domenica dopo il 9 marzo, arrivava da ogni parte della Ciociaria e non solo, per vivere tutto il fascino di una manifestazione degna di nota. Ma la pandemia quest'anno, non è riuscita a fermare quelle massaie che immancabili hanno preparato le crespelle. Non è riuscita a fermare la gioia di indossare gli abiti caratteristici e le ciocie, come neppure i balli, gli stornelli, seppur sempre nel rispetto delle norme anti covid. Ma soprattutto non è riuscita a fermare quanto si tramanda ormai da generazione in generazione: l'amore per le tradizioni.
Mercoledì è stato il giorno della "ripartenza". E non poteva essere festeggiata in un modo diverso, se non coinvolgendo i bambini, la festa di Santa Francesca Romana. È stata una emozione grande tornare, seppur con modalità diverse, mantenendo le distanze, indossando mascherine, a vivere l'atmosfera di una delle feste più attese nella frazione verolana. Alle 11 all'esterno della scuola è stata celebrata la messa dal parroco don Jaques. Presenti gli alunni con la dirigente, la professoressa Silvana Schioppa, il presidente del consiglio di istituto Pierluigi Renzi, il sindaco Simone Cretaro, il vice sindaco Assunta Parente e il presidente del consiglio comunale Cristina Verro. Dopo la celebrazione eucaristica sono state distribuite le crespelle a tutti i presenti. Crespelle preparate dalle massaie dell'associazione "Amici della sagra della crespella" che, come da tradizione, indossavano ciocie e abito tradizionale ciociaro.
Se l'evento è stato possibile è grazie soprattutto a loro, alle massaie che hanno impastato, lavorato e fritto quel prodotto tipico ciociaro, fatto con farina di grano con lievito naturale, acqua e sale, per poi aggiungere, appena tirate su dall'olio di oliva, lo zucchero. Il grazie anche al presidente dell'associazione "Amici della sagra della crespella" Angelo Rossi, al nuovo comitato parrocchiale Santa Maria Assunta e alla dirigente scolastica Schioppa per aver fatto in modo che gli studenti vivessero un momento di condivisione, all'insegna delle antiche tradizioni con le quali sono cresciuti i loro genitori e nonni. La dirigente scolastica, professoressa Silvana Schioppa è stata felice di condividere l'evento "della ripartenza".
Due anni fa, era stata invitata dall'allora presidente del consiglio di Istituto a partecipare alla festa, ma proprio in quei giorni è esplosa la pandemia. «Sono felice di aver partecipato alla manifestazione che ha segnato la ripartenza - sottolinea la dirigente Schioppa -. La ripartenza dalle tradizioni. Abbiamo ripreso, se vogliamo, la socialità. È importante mantenere le tradizioni che trasmettono un bagaglio culturale, quel senso di identità che non deve mai essere smarrito. Quel senso di identità che significa anche aprirsi al mondo con maggiore consapevolezza. Il prossimo anno, sicuramente, indosserò anche io l'abito folkloristico».
Il sindaco di Veroli, Simone Cretaro, ringraziando tutti gli organizzatori e coloro che hanno permesso la riuscita dell'evento, ha rimarcato l'importanza di mantenere vive le tradizioni e di coinvolgere le future generazioni, sottolineando quanto sia stato importante tornare a vivere momenti di aggregazione all'insegna dei costumi, usi e rievocazioni. Il vice sindaco Assunta Parente ha ricordato che proprio il 9 marzo 2020, giorno di Santa Francesca Romana, è iniziato il lockdown e che ripartire proprio da quella stessa data, è stata una emozione. «Siamo molto legati alla festa di Santa Francesca Romana, legata soprattutto alla rievocazione di tradizioni. È stato bello riappropriarci, dopo due anni, di una antica tradizione, riassaggiare il dolce tipico.
Un piccolo passo verso la normalità».
La presidente del consiglio comunale Cristina Verro ha ringraziato la preside Schioppa, il presidente del consiglio d'istituto Pierluigi Renzi, Jeanmarie Aversa e tutti gli amici della Sagra della crespella «per il gradito invito a questa bellissima iniziativa. Proprio due anni fa la scuola si era chiusa nel periodo in cui doveva festeggiarsi la tradizionale sagra e quindi è stato bello ripartire da dove, in qualche modo, avevamo interrotto.
Vivere queste tradizioni è fondamentale per le nuove generazioni. Bisogna volgere sempre uno sguardo al passato per affrontare al meglio il presente, portando con sé i valori che i nostri concittadini ci hanno trasmesso. Mi auguro che questa possa essere la prima di tante altre iniziative, nonostante il difficile clima di guerra, spero si possa ritornare serenamente a vivere la scuola anche con questi grandi momenti di arricchimento culturale e sociale».
Don Jacques ha ricordato che «domani alle 18 si terrà la santa messa con tutti i bambini che frequentano il catechismo, insieme ai loro genitori. La messa sarà presieduta dal nostro vescovo Ambrogio Spreafico».
Pierluigi Renzi, presidente del Consiglio d'Istituto, ha voluto ringraziare la dirigente Silvana Schioppa «per aver coinvolto gli studenti nella manifestazione, il sindaco e le altre autorità comunali, Assunta Parente e Cristina Verro, per la presenza. Un caloroso ringraziamento per la disponibilità a don Jacques che ha celebrato la messa. Non posso dimenticare di ringraziare le crespellare e l'associazione per il lavoro svolto. Un forte abbraccio agli alunni che avevano davvero bisogno di partecipare a un evento del genere che ormai mancava da due anni. Grazie alle insegnanti e alle rappresentanti, sperando che sia l'inizio di un ritorno alla normalità».