È un appuntamento storico, imperdibile. L'opera lirica torna al Manzoni di Cassino, questa sera è andata in scena "Cavalleria Rusticana". Composta da Pietro Mascagni in un unico atto, su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, si ispira alla nota novella omonima di Giovanni Verga.

Un'opera che è un puro e meraviglioso dipinto musicale, dove ci sono i colori e le tradizioni di una Italia che della passione ha sempre fatto un tesoro ricco e inestimabile. Il popolo diventa protagonista in un capolavoro che presta la scena a molti "vinti" e a nessun vincitore.

La "Cavalleria Rusticana" è la trasposizione in musica del verismo che, in quegli anni, aveva già rivoluzionato la letteratura con pagine e pagine scritte sulla vita degli umili. Il maestro si faceva apprezzare anche per la bella sicurezza con cui manovrava le masse corali, ricorrenti in tutto l'atto, a rafforzare il senso di una presenza di massa, di un popolo in scena.

Mascagni con due soli elementi come la gelosia e la passione genera un'opera maestosa che ha nella solenne levità del celeberrimo "Intermezzo", il giusto legame tra due tempi intrisi di carnalità e tragica bellezza. La "Cavalleria Rusticana" è un capolavoro da non perdere. È tradizione, vista la brevità dell'opera e la sua assonanza tematica, assistere alla rappresentazione di questa splendido e amato capolavoro lirico insieme a "Pagliacci" di Leonvacallo, e i due melodrammi costituiscono il più famoso dittico della storia dell'opera.

Il Teatro Manzoni non fa eccezioni perché prima della "Cavalleria Rusticana" è stato eseguito il capolavoro di Leoncavallo e l'intermezzo "Manon Lescaut" di Puccini.
Entusiasta l'assessore alla Cultura Danilo Grossi: «Il ritorno della grande opera a Cassino con la "Cavalleria Rusticana" è un regalo di Natale che Enzo Pagano, lo staff del Manzoni e l'assessorato alla Cultura hanno voluto fare a tutta la città».