La creatività è sempre stata al centro di molte sue iniziative rivolte soprattutto alle future generazioni. E quale migliore occasione per una ripartenza, se non quella di ritrovarsi insieme sotto un "cielo" colorato, con tanti pennarelli a portata di mano per realizzare disegni da tenere come ricordo della giornata; musica, balli e tanti sorrisi, seppur da dietro una mascherina.

Un bellissimo momento di condivisione vissuto ieri mattina nel piazzale della chiesa di San Giuseppe le Prata, grazie all'evento organizzato dal parroco don Dino Mazzoli e dai suoi collaboratori, con l'aiuto degli sponsor.
L'installazione "Oscià... colori di vento" si notava dalla strada e man mano che si saliva verso la chiesa, quegli ombrelli colorati, uno accanto all'altro, hanno affascinato sempre più grandi e bambini che hanno preso parte all'appuntamento.

Tra i presenti anche il sindaco Simone Cretaro, il presidente del consiglio Cristina Verro, i consiglieri Luca Renzi e Germano Caperna.
L'evento ha avuto inizio con l'estemporanea di pittura dei bambini. Tutti bravissimi. Non sono mancati musica e balli per la gioia dei più piccoli. Balli che hanno fatto da cornice anche al momento di "Segni di vento", un'opera pittorica realizzata da don Dino. E da ieri sono aperte le iscrizioni al grest dal titolo "Pinocchio 2021.

«Oscià è un saluto che a Lampedusa significa "fiato mio" - spiega don Dino - è quel vento creativo che oggi (ieri, ndr) ha soffiato sulla nostra comunità. Grazie a tutti quelli che hanno reso possibile l'evento. Inizia la nostra estate. Quella di oggi è la prima occasione di ritrovarci come comunità, come fedeli che hanno voglia di ripartire. Tanti bambini hanno disegnato fiori, che sono proprio il segno della rinascita. E noi oggi vogliamo essere proprio quel piccolo seme di rinascita per la nostra comunità, sotto il segno del colore. Oscià, quel respiro di cui abbiamo bisogno per ripartire».

Tutti si sono complimentati con don Dino e i suoi collaboratori. Il grazie anche dal sindaco Cretaro: «il merito ovviamente va a don Dino che ha la capacità di coinvolgere i ragazzi. Ragazzi che sicuramente hanno bisogno più di altri in questo momento particolare. Una iniziativa di questo tipo è importante in questo periodo della nostra vita, soprattutto per i bambini, che sono stati in questi mesi lontani, più a contatto con i social, attraverso tablet, telefonini. Ecco quindi che l'incontro, il gioco, l'amicizia diventano più che mai fondamentali per ripartire».