Attore, musicista, performer e scultore Marcello Fonte nasce a Melito di Porto Salvo (Reggio Calabria) il 7 novembre del 1978: ultimo di cinque figli, vive la propria infanzia e adolescenza ad Archi, quartiere della periferia nord di Reggio Calabria. A vent'anni decide di lasciare la sua terra, per trasferirsi a Roma dove il fratello vive e lavora: nella capitale Fonte si arrangia a fare i lavori più disparati, dal sarto al barbiere, all'imbianchino, non perdendo di vista, però, la sua grande passione, la recitazione. Partecipa così ad alcuni spettacoli teatrali e alle attività del Teatro Valle Occupato e del Cinema Palazzo.

Inizia ad assaporare l'aria dei set cinematografici come tuttofare e comparsa, riuscendo a lavorare in produzioni come "Apri gli occhi e sogna" di Rosario Errico e "Concorrenza sleale" di Ettore Scola. L'esperienza più eclatante di quegli anni è senza dubbio quella in "Gangs of New York" di Martin Scorsese, film girato a Cinecittà con Leonardo Di Caprio e Daniel Day-Lewis. Negli anni successivi appare in serie TV come "Don Matteo" e il più recente "La mafia uccide solo d'estate": nel 2015 passa dietro la macchina da presa e dirige "Asino vola", nel quale il piccolo protagonista parla con gli animali e sogna di entrare a far parte della banda musicale del quartiere (film che contiene diversi elementi autobiografici). Nella primavera di quest'anno è nelle sale con il film "Io sono Tempesta" di Daniele Luchetti, in cui recita al fianco di Elio Germano e Marco Giallini nel ruolo del "Greco", uno dei senzatetto ospitati dal centro sociale in cui il protagonista si ritrova a scontare una condanna per evasione fiscale.

Qualche settimana dopo l'uscita del film di Luchetti, Fonte è a Cannes con "Dogman" di Matteo Garrone, dove si aggiudica (nono italiano dopo Saro Urzì, Marcello Mastroianni che trionfò due volte, Riccardo Cucciolla, Giancarlo Giannini, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Gian Maria Volonté, Elio Germano) la palma d'oro per la miglior interpretazione maschile (vittoria annunciata daRoberto Benigni). Il discorso del protagonista di "Dogman", commuove la platea del Festival: "Quando abitavo in una baracca e sentivo la pioggia cadere sopra le lamiere mi sembrava di sentire gli applausi.

Adesso quegli applausi sono veri, siete voi.". Garrone e Fonte si sono conosciuti per caso, come dichiarato dallo stesso regista: "È il custode del centro sociale romano Nuovo Cinema Palazzo. Un giorno, durante le prove di uno spettacolo con ex detenuti, uno di questi è morto all'improvviso. Marcello sapeva la parte a memoria e lo ha sostituito. Quando il mio responsabile casting è andato a vedere lo spettacolo per scegliere un po' di attori da provinare, lo ha trovato lì. È strepitoso". Nel film di Garrone, Fonte interpreta Marcello, un uomo piccolo e mite che vive nella periferia romana, dove possiede un locale di tolettatura per cani. "Dogman" si ispira al cosiddetto "delitto del Canaro", l'omicidio del pugile dilettante Giancarlo Ricci, avvenuto nel 1988 a Roma per mano di Pietro De Negri, detto appunto "ercanaro".