Grandi soprese la notte degli Oscar non le ha mai regalate in fondo e anche quest'anno le previsioni della vigilia sono state largamente rispettate. La favola del messicano Guillermo Del Toro "TheShape of Water - La forma dell'acqua" (Leone d'oro alla Mostra del cinema di Venezia nel 2017) porta a casa il premio Oscar come miglior film e miglior regista, per un totale di quattro Premi (anche per la colonna sonora ela scenografia) su ben tredici nomination. Un Del Toro commosso, nel suo discorso di ringraziamento, ha citato due maestri come Steven Spielberg e Douglas Sirk, dedicando il premio ai giovani cineasti "perché credano che anche con il fantasy si possa raccontare la realtà". Consacrazione prevista da tempo per la straordinaria interpretazione in "L'ora più buia" nel ruolo di Winston Churchill, per il miglior attore protagonista Gary Oldman. Ovviamente anche qui non si poteva non premiare il trucco di Oldman, per la sua notevole trasformazione nel cancelliere, merito di KazuhiroTsuji, David Malinowski e Lucy Sibbick.Altra certezza il Premio alla migliore attrice, che è andato alla straordinaria FrancesMcDormand (al secondo Oscar dopo quello per "Fargo") per il film "Tre manifesti a Ebbing, Missouri", che si aggiudica la statuetta ancheper il miglior attore non protagonista, Sam Rockwell. Miglior attrice non protagonista, infine, AllisonJanney, in "Tonya", il film sulla pattinatrice TonyaHarding. Miglior film straniero al cileno "Una donna fantastica" del regista Sebastián Lelio. Dopo tredici nomination andate a vuoto, finalmente un Maestro della luce come l'autore della fotografia RogerDeakins, si aggiudica l'ambito riconoscimento per il magnifico lavoro in "BladeRunner 2049". Veniamo all'Italia. Con il premio alla Miglior sceneggiatura non originaleper il film di Luca Guadagnino "Chiamami con il tuo nome" è arrivato il riconoscimento che molti speravano, anche se in realtà a vincerlo non è un italiano, ma lo statunitenseJames Ivory ("Camera con vista", "Casa Howard", "Quel che resta del giorno"), che a 89 anni, è diventato il più vecchio vincitore di un Oscar competitivo. Nulla da fare per le altre tre nomination (miglior film, attore protagonista e canzone) che il film di Guadagnino aveva ottenuto. Altra nomination che non si è tramutata in vittoria, quella per la triestina Alessandra Querzola, candidata nella categoria Miglior scenografia (insieme a Dennis Gassner) per "BladeRunner 2049".

Il Discorso:
"Tutte abbiamo storie da raccontare e progetti da finanziare. Non parlateci di questa cosa alle feste di stasera. Invitateci nel vostro ufficio tra un paio di giorni o venite al nostro, come credete meglio, e vi diremo tutto. Ho due parole prima di lasciarvi stasera, signore e signori: inclusion rider".
(FrancesMcDormand).
*L' inclusion rider è una clausola di inclusività(che può essere inserita nei contratti cinematografici) atta a garantire la presenza di donne, neri e altre persone solitamente sottorappresentate.

Gli altri Premi:

Miglior documentario a Icarus di Bryan Fogel e Dan Cogan.

Miglior costumi a Mark Bridges per Il filo nascosto

Miglior sonoro a Richard King e Alex Gibson per Dunkirk.

Miglior montaggio sonoro a Mark Weingarten, GreggLandaker, Gary A. Rizzo per Dunkirk.

Miglior film animazione a Coco di Lee Unkrich e Darla K. Anderson

Migliori effetti speciali a a John Nelson, Paul Lambert, Richard R. Hoover e Gerd Nefzer per BladeRunner 2049

Miglior montaggio a Lee Smith per Dunkirk

Miglior cortometraggio documentario a Heavenis a Traffic Jam on the 405 di Frank Stiefel

Miglior cortometraggio a The Silent Child di Chris Overton e RachelShenton

Miglior sceneggiatura originale a Jordan Peele per 'Get Out

Miglior canzone a Remember me di Kristen Anderson-Lopez, Robert Lopez in Coco.