Così Carlo Verdone in apertura: «Vi ringrazio con tanto affetto, perché quello che state portando avanti è qualcosa di importante dal punto di vista della memoria storica attraverso la figura e l'opera di De Santis, che è stato tra i "costruttori" del Neorealismo, a cui tutti noi, compreso me che faccio commedia, dobbiamo davvero tanto».
Con il regista e attore Carlo Verdone, si sono concluse di fatto le celebrazioni per il Centenario della nascita di Giuseppe De Santis (Riso amaro, Non c'è pace tra gli ulivi, Giorni d'amore), nel corso del quale l'Associazione dedicata al regista di Fondi ha organizzato e partecipato a numerose iniziative in Italia (tra cui Fondi, Latina, Frosinone, Roma, Fiano Romano, Venezia, Parma) e nel mondo (New York, Berlino, Berkeley, Annecy). L'incontro si è svolto domenica 11 febbraio a Fondi, nel corso dell'iniziativa denominata "Dal Neorealismo alla Commedia", presso l'Auditorium della Banca Popolare di Fondi dove una sala gremita ha accolto Carlo Verdone. Moderatore della serata Marco Grossi, segretario dell'Associazione Giuseppe De Santis, promotore da anni delle attività si studio sulla figura del celebre regista. Interessante il connubio che si è voluto creare affiancando De Santis, uno dei padri indiscussi del Neorealismoche sullo schermo ha portato autentica e palpitante la sua terra e quella società contadina italiana ancora legata alle antiche tradizioni e percorsa dai conflitti sociali a Carlo Verdone, uno dei maggiori esponenti della Commedia italiana contemporanea, che ha saputo portare come pochi sullo schermo una pittoresca galleria dell'italiano medio, caratterizzato dai suoi limiti, dalle sue ambizioni, dai suoi difetti. Attraverso immagini di repertorio e filmati Verdone ha accompagnato il pubblico in un viaggio a ritroso e nella sua vita privata e nell'età d'oro del nostro cinema, segnata dal neorealismo e dalla commedia all'italiana: non sono mancati quindi aneddoti e ricordi, in particolar modo legati a Mario Verdone, Sergio Leone edElena Fabrizi sorella del più noto Aldo. Un viaggio privato ed artistico che ha appassionato un pubblico attento, tra momenti di riflessione, inviti (il cinema come materia da insegnare nelle suole) e "gag" esilaranti entrate di diritto ormai nell'immaginario collettivo. Nella splendida location dell'Auditorium della Banca di Fondi quindi sono stati proiettati i cortometraggi legati al progetto-scuola"Sulle tracce di Giuseppe De Santis: "lo stesso Verdone ha premiato i migliori lavori a conclusione della serata.
Afferma Marco Grossi: «L'evento di Domenica 11 Febbraio con la prestigiosa partecipazione di Carlo Verdone ha rappresentato il coronamento di un anno vissuto intensamente, in Italia e nel mondo, per ricordare nel modo opportuno un concittadino illustre, testimone della "fondanità", ma che rappresenta al tempo stesso patrimonio culturale del sud pontino e della Ciociaria, della regione Lazio e dell'Italia intera. Per questo motivo abbiamo lavorato alacremente per ben dieci anni al fine di dare vita al "Museo del Neorealismo" e finalmente ci siamo riusciti, poiché nel 2017 il Consiglio regionale del Lazio ne ha approvato all'unanimità la legge istitutiva. I prossimi anni saranno dedicati soprattutto al progetto del Museo, affinché possa aprire il prima possibile le sue porte ai tanti appassionati di cinema».
Cinema
Carlo Verdone a Fondi nel ricordo di Giuseppe De Santis
Nazionale - Con Carlo Verdone si sono concluse le celebrazioni per il Centenario della nascita di Giuseppe De Santis (Riso amaro, Non c’è pace tra gli ulivi, Giorni d’amore)
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