In questi giorni nelle sale (con ottimi incassi) l’ultimo film, firmato dal duo comico Ficarra e Picone, “L'ora legale”. Nel cast sono presenti anche Tony Sperandeo e Barbara Bacci, una coppia affiatata nella vita e nel lavoro. Disponibili e gentilissimi come sempre, hanno raccontato per i nostri lettori la loro esperienza sul set.

 

Tony Sperandeo

 

Nel film lei è uno dei protagonisti, con la sua interpretazione di Gaetano Patanè, lo storico e “navigato”sindaco del piccolo centro siciliano di Pietrammare, a cui, alla vigilia delle elezioni politiche, si oppone Pierpaolo Natoli, un professore cinquantenne, sceso nell'agone politico per la prima volta.

Sono davvero felice di aver preso parte a questo film. Vorrei fare subito una precisazione, però: non è cattivo Patanè, il personaggio che interpreto, il cui slogan elettorale è inequivocabile “Vota Patanè senza chiederti il perché”, sono cattivi per così dire i cittadini che scelgono di votarlo e di appoggiarlo. Il popolo italiano, in generale, non è molto attento alle regole, è un po’ la nostra mentalità purtroppo e in questo film questo aspetto è raccontato molto bene. Un film che fa ridere e pensare allo stesso tempo: io sono sempre felice quando si lavora, ma in questa occasione ancora di più e tra l’altro ho condiviso il set anche con la mia compagna Barbara, che volente o nolente è ormai per metà una vera siciliana.

Come si è trovato ad essere diretto da Salvatore Ficarra e Valentino Picone?

Siamo amici da tanti anni con Salvo e Valentino. Nel 2007, avevo già avuto modo di lavorare con loro, per il film “Il 7 e l’8”, in cui interpretavo l’infermiere Gino La Monica. Sono bravi, geniali e soprattutto dei veri amici vorrei sottolineare. È stato un vero piacere lavorare insieme: come registi sono meticolosi, responsabili, direi in simbiosi e si confrontano su tutto, diventeranno una grande coppia anche come registi, perché una grande coppia di comici già lo sono.

Il cast del film è prevalentemente formato da attori siciliani: oltre a lei e al duo comico, ricordiamo, ad esempio, Leo Gullotta, Antonio Catania, Sergio Friscia e Francesco Benigno.

Bisogna fare un plauso a Salvo e Valentino, perché valorizzano tutto il materiale umano ed artistico della Sicilia, sono dei veri siciliani, davvero complimenti. Per tutto il periodo della lavorazione si è lavorato in un clima di armonia assoluta e poi, ogni volta che ho la possibilità di tornare a lavorare nella mia amata Sicilia, devo dire che è sempre un’emozione particolare. Anche se il mestiere dell’attore mi ha portato altrove, io appartengo alla mia terra.

 

Barbara Bacci

Come si è trovata a lavorare in quello che si preannuncia come uno dei successi cinematografici dell’anno?

È stato un onore far parte di questo meraviglioso cast, per la stragrande maggioranza formato da attori siciliani: il mio è un piccolo ruolo, ma con una sua dignità. Nel film interpreto la moglie del fruttivendolo (Antonio Pandolfo) e devo dire che tutti mi hanno accolto a braccia aperte, mi sono divertita a recitare in siciliano, nonostante io non lo sia, tutti sono stati davvero molto carini con me. C’è una scena che mi riguarda a cui tengo molto: quella in cui si parla del problema della raccolta differenziata, ripresa con una carrellata sulle finestre del palazzo in cui il mio personaggio vive, molto divertente. “L’ora legale” è un film comico certamente, che invita a riflettere però sulle virtù e i vizi del popolo italiano.

La sua esperienza con Ficarra e Picone?

Straordinari, sono due persone meravigliose: sul lavoro sono dei grandi professionisti, fuori del set sono educati, gentili e davvero simpatici: non mi sarei potuta trovare meglio. Abbiamo girato a Termini Imerese, nella finzione del film Pietrammare: sono stati due mesi meravigliosi.

Nel film, nella parte del sindaco Gaetano Patanè, Tony Sperandeo.

Come molti sapranno, siamo una coppia nella vita e spesso ci capita di lavorare insieme, come in questa occasione: io amo questo lavoro, ed è importante per me che il mio compagno sia anche lui un attore, perché può capire cosa significhi recitare, studiare un copione e prepararsi ad una parte. Ci si può confrontare e scambiarsi diversi punti di vista, è una condivisione totale, un continuo arricchimento umano e professionale.

Progetti futuri?

Presto mi vedrete in un film molto simpatico, intitolato Mò-Vi-Mento “L’ira di Achille”.