«È costituita in Frosinone l’Unione Sportiva Frusinate di Frosinone. Il sodalizio ha come scopo precipuo la diffusione presso le giovani generazioni delle discipline ginniche, della scherma, del football e degli sport atletici col fine della educazione fisica ed intellettuale della gioventù frusinate». La narrativa del primo articolo dell’atto costitutivo, di cui si era sempre parlato ma che nessuno aveva mai visto, dell’Unione Sportiva Frusinate è un testo inedito, esclusivo che fa chiarezza sulla nascita del movimento calcistico e sportivo in generale nel capoluogo, che all’epoca era, però, un nobile comune della provincia di Roma.
Secondo una vulgata resa ufficiale negli anni scorsi, il calcio a Frosinone avrebbe emesso il suo primo vagito il 19 settembre 1928, giorno di affiliazione del Gruppo Sportivo 119ª Legione della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale Frosinone, le leggendarie camicie nere, alla Figc. Una mezza verità, potremmo dire. Eh sì, perché il 19 settembre 1928 non è il giorno di nascita del movimento sportivo e calcistico frusinate, bensì quello del secondo battesimo nella federazione che organizza da sempre i campionati di football principali nel nostro Paese. L’evento è più risalente nel tempo tant’è che si deve arrivare al 1906.
L’associazionismo sportivo cominciò a nascere e a diventare un riferimento sociale già nell’Italia rurale della seconda metà del XIX secolo. Non è una caso che l’inizio della modernizzazione del Paese andò di pari passo con una nuova concezione del rapporto con il corpo e con l’agonismo. Le premesse erano già state gettate nel regno di Sardegna con Carlo Alberto che cercò di dotarsi di un sistema ginnico più moderno e in linea con gli altri Paesi europei pur in stretto collegamento con le attività dell’esercito (ginnastica e tiro a segno). Nel 1869 nasce ufficialmente la Federazione Ginnastica Italiana e così la vicenda dello sport italiano, alle sue origini, è indissolubilmente legato ad un ruolo pedagogico e educativo: l’associazionismo ginnastico è innanzitutto un fenomeno politico e sociale, un potente suscitatore di entusiasmi nazionali per la formazione del cittadino-soldato. E in un paese in cui le istituzioni unitarie stentano ad affermare il proprio ruolo, la ginnastica metodica o educativa, affiancata da tiro a segno e scherma, coerentemente al progetto affidato alle società ginnastiche, domina le palestre e i campi sportivi italiani. Il movimento sportivo si radica in una società italiana in rapido cambiamento. Si forma infatti uno strato di borghesia urbana interessata alle forme ed alle modalità moderne della sociabilità sportiva e della pratica agonistica, che assume così una ormai certificata autonomia dalle altre forme di pratica ginnica, che pure conoscono un significativo sviluppo. Frosinone conosce lo sport, e con esso il calcio, o meglio il football, come detto, nel 1906. È il 5 marzo. La città non ha ancora la luce e l’acqua potabile, ma la cittadinanza mostra una forte inclinazione verso le arti e le attività ludiche. Già dalla fine dell’Ottocento, infatti, il Teatro Isabella è un punto di riferimento e in questo humus cresce la sensibilità per le attività sportive.
Al numero 2 di corso Vittorio Emanuele (oggi corso della Repubblica), una trentina di persone capeggiate da Leone Vivoli, brillante avvocato e talento eclettico, venuto a contatto con gli ambienti culturali più evoluti della Capitale in ragione della sua professione, danno vita alla Unione Sportiva Frusinate che si pone tra i suoi obiettivi, elencati nell’atto costitutivo, precipuamente quelli della diffusione degli sport atletici con lo scopo dell’educazione fisica ed intellettuale della gioventù.
L’Unione Sportiva Frusinate si preoccupa di organizzare competizioni in varie discipline, mentre il calcio agli albori rimane un po’ sullo sfondo con sporadici eventi. Ed è inevitabile. È una disciplina nuova, tutta da scoprire. Dopotutto, nel primo decennio del XX secolo, la Fif, la Federazione Italiana Football, antesignana della Figc, conta appena trenta società affiliate, per la maggior parte lombarde.
Non si hanno notizie del fatto che l’Unione Sportiva Frusinate si sia affiliata, poi, a qualche federazione sportiva, alla Fif o alla Figc ma resta il fatto inequivocabile che l’atto di nascita porta la data del 1906, per cui, senza ombra di smentita, si può affermare che il calcio nel capoluogo esiste, in maniera ufficiale da oltre un secolo e non da 89 anni. Il 5 marzo si sarebbero dovuti festeggiare 110 anni dalla fondazione del primo club calcistico che ha scritto la prima pagina fondamentale di una storia che oggi vive la sua sublimazione con la militanza nel più importante campionato calcistico nazionale, ma la cosa, purtroppo, è passata sotto silenzio.