Perché i big del Pd provinciale hanno deciso di fare un listone unico a sostegno di Matteo Renzi? Perché Francesco Scalia, Nazzareno Pilozzi, Francesco De Angelis e Simone Costanzo hanno voluto mettere da parte le differenze fra le rispettive componenti e andare avanti insieme? La risposta in realtà è semplice: far vedere ai livelli nazionali e regionali che lo schieramento per Matteo Renzi ha le fattezze di una falange macedone. In realtà però la nomina di De Angelis come capolista (voluta personalmente da Matteo Orfini) ha fatto riaffiorare differenze mai superate. In realtà tutti sanno che l'unica cosa che conta davvero sono le candidature a Camera, Senato e Regione. Dove l'affollamento è già enorme.
Ci sono i senatori e i deputati uscenti: Francesco Scalia, Maria Spilabotte e Nazzareno Pilozzi. C'è Francesco De Angelis. Potrebbero esserci Sara Battisti e Antonella Di Pucchio. Ma quanti parlamentari potrà eleggere il Pd alle prossime elezioni in Ciociaria? Uno o due. Stesso affollamento alla Regione, dove Mauro Buschini, Marino Fardelli e Antonio Pompeo si giocheranno un posto. Il listone unico era un diversivo per il nazionale. In realtà lo scontro è durissimo.
La scelta di fare il listone unico per Matteo Renzi è stato solo fumo negli occhi
Nel Partito Democratico provinciale riemergono inesorabilmente contrapposizioni e ruggini. Come sempre
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