Alle elezioni comunali di Frosinone mancano più di tre mesi. Infatti, sebbene la data non sia stata ancora fissata ufficialmente, sembra essere domenica 11 giugno quella più probabile per il primo turno. E a questo punto, con le primarie per la segreteria del Pd che si terranno il 30 aprile, è certo che per le politiche non si voterà a giugno.

Il che vuol dire che nel capoluogo la competizione sarà soprattutto amministrativa. Non è un caso che il sindaco Nicola Ottaviani in queste ultime ore abbia impresso una forte accelerazione sulle liste civiche. Sarà quella la sua vera blindatura politica per l'eventuale secondo ed ultimo mandato. Perché in questi primi cinque anni Ottaviani ha dovuto mediare molto con i partiti e le liste della sua coalizione, "inventandosi" letteralmente la rotazione degli assessori per cercare di tenere in piedi un'alleanza che franava da tutte le partiti. Adesso, nel caso dovesse essere confermato, sarà lui ad esprimere la giunta sin nei piccoli dettagli. A partire dalle deleghe. E dal vicesindaco naturalmente. Carica che da quasi un anno non è stata assegnata proprio per evitare il riacutizzarsi di tensioni che pochi mesi dall'appuntamento elettorale possono soltanto creare problemi.

Sul fronte opposto anche Fabrizio Cristofari sta accelerando sulle "civiche", non perdendo di vista l'intesa con i Socialisti, ormai davvero ad un passo. Resta da vedere, paradossalmente, la lista del Partito Democratico, sulla quale Francesco Brighindi ha fatto una specie di chiamata alle armi. Ha risposto soltanto la senatrice Maria Spilabotte, che ha quindi dato l'esempio. Ma per il resto ancora tutti fermi ai nastri di partenza.