Anche in provincia di Frosinone lo schema politico è chiaro: duello senza esclusione di colpi tra Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle. Il botta e risposta a distanza tra Nazzareno Pilozzi (Pd) e Luca Frusone (Movimento Cinque Stelle) ha rappresentato un segnale chiaro. Non tanto nella prospettiva del breve periodo, perché alle comunali i Democrat restano comunque favoriti e lo stesso parlamentare pentastellato ha fissato nella presenza in ogni Comune il vero obiettivo della formazione di Beppe Grillo.  E’ evidente che il braccio di ferro verrà effettuato sul referendum autunnale, che aprirà la strada a possibili elezioni anticipate. Quando Frusone sottolinea che il Pd ha fallito nel governo del Paese, della Regione Lazio, della Provincia e dei Comuni vuole evidenziare naturalmente una “filiera” che, oltre ad essere amministrativa, è più che altro politica. Quando Pilozzi rileva che «i Cinque Stelle sanno solo criticare senza proporre», ha chiaro il terreno del confronto. Detto questo, però, la domanda è: in Ciociaria che ruolo intende recitare il centrodestra, in particolare Forza Italia. Perché Fratelli d’Italia ha mantenuto un profilo basso alle comunali, mentre Noi con Salvini è una novità assoluta, finora non giudicabile né elettoralmente né politicamente. I risultati di Cassino, Alatri e Sora diranno quanto vale oggi Forza Italia sul piano dei consensi. Ma il “termometro” è rappresentato dalle elezioni comunali di Frosinone, in programma tra un anno. Il Movimento Cinque Stelle presenterà un proprio candidato, mentre il Pd (sia pure tra lacerazioni e posizioni divergenti) si è messo in moto. Il nome che circola maggiormente è quello di Fabrizio Cristoforo, presidente dell’ordine provinciale dei medici. Segno che non si vuole partecipare, ma si punta a vincere. Il sindaco Nicola Ottaviani, archiviato il bilancio, è già in campagna elettorale. Punterà su una coalizione fortemente civica. E Forza Italia? Ci sarà, ma non accomoderà a capotavola. C’è un frase di Ottaviani che è indicativa: «Noi siamo amministratori, non politici».
Insomma, da un lato il duello tra Pd e Cinque Stelle, dall’altro un centrodestra in cerca di identità. Con Forza Italia che al momento appare quasi rassegnata. E’ per questo che il coordinatore regionale Claudio Fazzone vuole intervenire in prima persona.