Ha parlato a suocera perché nuora intenda. Nicola Ottaviani, sindaco di Frosinone, ha detto chiaramente agli assessori che "chi non vota è fuori". Lo ha detto con riferimento alla riorganizzazione dei dirigenti e delle posizioni apicali, ma è evidente che il riferimento è globale. A quella "guerra totale" che si è scatenata in vista della rotazione in giunta. E poi Ottaviani non gradisce le continue riunioni (spesso anche a cena) di vari gruppi di assessori e consiglieri di maggioranza (l'uno contro l'altro armati), finalizzati a blindare uno piuttosto che un altro. Sia esso amministratore e dirigente.Infine, tutti sono pronti ad uno scenario alternativo e fanno veicolare il messaggio al Sindaco. Fabio Tagliaferri e Daniele Zaccheddu, Carlo Gagliardi e Gianfranco Pizzutelli. Il messaggio è semplice: "attenzione, perché la prossima volta alle elezioni comunali potrei candidarmi con una lista civica autonoma e poi decidere come schierarmi al ballottaggio".
Nel centrosinistra non va meglio. Il tentativo è quello di piazzare il nome senza primarie: Fabrizio Cristofari, soprattutto. Ma c'è chi pensa che una donna andrebbe altrettanto bene: la senatrice Maria Spilabotte è in cima alla lista, ma lei ha detto no. E allora si pensa a Daniela Bianchi (consigliere regionale) o ad Alessandra Mandarelli (ex consigliere regionale). Ma intanto Angelo Pizzutelli, Norberto Venturi, Andrea Turriziani, Stefania Martini, Vincenzo Iacovissi vorrebbero perlomeno provare a giocarsi una possibilità di candidatura a sindaco attraverso le primarie. Non sarà semplice.