Doppia coppia. Ma alla fine chi vince? Nei tortuosi meccanismi del congresso provinciale del Partito Democratico stanno emergendo anche le possibili alleanze in vista delle elezioni alla Camera. L’unico appuntamento che davvero interessa i leader. Con l’Italicum si esprimeranno due preferenze, una per un uomo e una per una donna. La “pazza idea” di Sara Battisti è quella di arrivare ad un’intesa di ferro con Francesco De Angelis: “tu fai votare me e io faccio votare te”. Poco importa se fu proprio De Angelis a sfiduciare la Battisti quando quest’ultima ricopriva il ruolo di segretario del partito. La realpolitik impera.
L’altra coppia elettorale che potrebbe formarsi sarebbe altrettanto inedita: i due senatori, Francesco Scalia e Maria Spilabotte. Finora lontanissimi politicamente, nonostante la comune militanza nel Pd. Ma nell’era di Matteo Renzi queste differenze non esistono più. Soprattutto se si dovesse veleggiare verso il Partito della Nazionale. Scalia però medita addirittura un tris. Così congegnato: lui capolista (senza bisogno quindi di prendere le preferenze) e patto di ferro tra Nazzareno Pilozzi e Maria Spilabotte. Naturalmente pure De Angelis pensa a questa prospettiva: lui capolista e qualche “fedelissimo” nel tandem con Sara Battisti. Ecco perché il congresso del Partito Democratico andrà ben oltre la segreteria provinciale. Soprattutto perché sono tutti convinti che alle politiche si voterà nel 2017. Bisogna farsi trovare pronti. Per le regionali invece c’è più tempo, ma le grandi manovre sono già iniziate. Il punto fermo è Mauro Buschini: il neo assessore naturalmente si ricandiderà. Ma considerando che non ci sarà più il listino, l’affollamento è garantito. Dicono che il presidente della Provincia Antonio Pompeo ci stia facendo un pensierino.
Anche in questo caso, però, attenzione alle quote rosa. Già, sono sempre le donne a fare la differenza.
A scegliere di essere scelte.