Fabrizio Cristofari, presidente dell'ordine provinciale dei medici e primario del Pronto Soccorso, è stato il primo a dirsi disponibile a partecipare alle primarie per scegliere il candidato sindaco del centrosinistra. All'inizio non ha parlato di Pd. La sua presa di posizione scatenò immediatamente il "fuoco amico". Poi però, più il tempo passava, più Cristofari si convinceva che era assolutamente necessario non spostarsi neppure di un millimetro. Nel Partito Democratico è successo di tutto. Anzi, di più. Il segretario cittadino Norberto Venturi, che nella candidatura a sindaco credeva perché gli era stata espressamente promessa, ha aspettato invano il sostegno ufficiale del partito. Alla fine si è ritirato.
Angelo Pizzutelli, consigliere comunale del Pd, era anche lui tra i possibili candidati a sindaco. Ha giocato di anticipo: non ha fatto passi indietro, ma solo uno di lato. Andando a sostenere Fabrizio Cristofari. L'ex sindaco Michele Marini ha detto a muso duro che Cristofari non doveva essere candidato, che lui non avrebbe partecipato alle primarie e che forse si sarebbe candidato a sindaco per conto proprio.Ma il Pd non ha chiesto passi indietro a Cristofari. Il quale si è scusato pubblicamente con Marini, arrivando pure ad un incontro chiarificatore sul piano dei rapporti personali. Ma non ha ritirato la candidatura a sindaco. E perché avrebbe dovuto? Alla fine il passo indietro lo ha fatto pure Alessandra Maggiani, dopo che aveva presentato le firme. E' rimasto soltanto Cristofari: il primario voleva fare le primarie, ma ha capito presto e bene che non ce ne sarebbe stato bisogno.