Nella fase dell’opposizione sono stati perfetti, mandando sotto sistematicamente la coalizione di centrosinistra ormai naufragata nelle lacerazioni insanabili del Partito Democratico.
La strategia dei sindaci Nicola Ottaviani (Frosinone), Carlo Maria D’Alessandro (Cassino) e Roberto Caligiore (Ceccano) ha affossato per tre volte di seguito le proposte della Sto e dell’Ambito Territoriale: prima sul piano tariffario e poi sul no alla risoluzione.
Adesso però si apre un fase nuova, quella che, come ha ripetuto Ottaviani, deve concludersi con la risoluzione della convenzione con il gestore del servizio idrico. Il presidente dell’Ato 5 e della Provincia Antonio Pompeo ha detto che nei prossimi giorni si riunirà la Consulta d’Ambito per decidere il da farsi, dal momento che la procedura aperta con la diffida ad adempiere non si è chiusa.
Ora il centrodestra deve proporre una delibera e probabilmente dovrà attivare l’autoconvocazione della conferenza dei sindaci. Per porre all’ordine del giorno l’opzione della risoluzione. Ipotesi che, se votata, comporterà l’apertura di una nuova stagione di contenzioso con Acea. I precedenti ci sono e riguardano soprattutto il conguaglio di 75 milioni di euro riconosciuto al gestore con una sentenza del Consiglio di Stato. Certamente la materia del contendere è diversa, ma il rischio di nuove stangate esiste e la partita si giocherà probabilmente nelle aule dei tribunali amministrativi. Nel frattempo si è in attesa della decisione dell’Autorità per l’energia e il gas sul piano tariffario. Anche lì il rischio stangata c’è.Però a questo punto i ruoli sono rovesciati. Il centrodestra, che ha la maggioranza in assemblea dei sindaci, dovrà proporre e cercare di far approvare l’ordine del giorno. Il Pd proverà a giocare di rimessa, pronto a sottolineare che nel caso di “stangate”, la responsabilità politica è della coalizione guidata da Nicola Ottaviani.