Se le avvisaglie sono queste, le prossime elezioni comunali di Frosinone promettono di superare, in termini di tasso di conflittualità politica, quelle del celeberrimo ballottaggio tra Domenico Marzi e Nicola Ottaviani.
Il Partito Democratico attende di celebrare le primarie del 20 novembre e intanto il presidente dell’ordine dei medici Fabrizio Cristofari e il segretario del circolo cittadino Norberto Venturi hanno messo in moto le rispettive macchine organizzative ed elettorali: riunioni più o meno segrete, incontri, confronti e tutto il resto.
Il vincitore avrà poi il compito di provare a riunire sia l’intero Partito Democratico che la coalizione, parlando pure con Vincenzo Iacovissi, candidato sindaco del Partito Socialista Italiano. Nel frattempo l’ex sindaco Michele Marini potrebbe assumere qualunque tipo di decisione, anche di concorrere a sindaco indipendentemente da quello che succede e succederà nel Pd. Continuano a rincorrersi le voci di possibile candidature “pesanti” sul piano politico, come quella del presidente del Consorzio Asi Francesco De Angelis. Ma il diretto interessato si è stancato di smentire questa ipotesi un giorno sì e l’altro pure. Si faranno le primarie.
Considerando però che subito dopo (il 4 dicembre) si vota per il referendum costituzionale ed a gennaio (domenica 8) si terranno con ogni probabilità le elezioni per il rinnovo dei dodici consiglieri provinciali, il candidato sindaco del Pd avrà un tour de force fino a marzo, per poi entrare nella campagna elettorale vera e propria. Il rischio di un logoramento c’è.
Per il sindaco uscente Nicola Ottaviani il problema adesso è quello di non stravincere le primarie, perché percentuali superiori all’80% potrebbero dare l’impressione di un plebiscito che andrebbe a cozzare con la volontà di rivolgersi alla base. Per il resto i candidati a sindaco si moltiplicheranno in progressione geometrica da qui a maggio. Secondo autorevoli addetti ai lavori si potrebbe arrivare tranquillamente a quota dieci. Alla faccia di chi sostiene che alla gente la politica non interessa.