Roma, 13 gen. - (Adnkronos) - Se correttamente smaltiti, i vecchi condizionatori si possono riciclare al 97,5%. La stima è di Hitachi Cooling & Heating che dal 2005 è a fianco del Consorzio Remedia, sistema collettivo italiano no-profit per la gestione eco-sostenibile dei Raee (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), rifiuti da impianti fotovoltaici, pile e accumulatori.

Come? Ci sono due possibilità: in caso di sostituzione del condizionatore, con il ritiro 1 contro 1 il consumatore che acquista un nuovo climatizzatore consegna il vecchio elettrodomestico al negoziante, il ritiro del vecchio apparecchio da parte del commerciante è obbligatorio e gratuito presso il punto vendita; se invece il consumatore desidera semplicemente dismettere il vecchio clima, può consegnare gratuitamente il proprio apparecchio presso i Centri di Raccolta comunali.

In ogni caso, qualsiasi operazione di disinstallazione di un climatizzatore deve essere effettuata per legge da un tecnico frigorista certificato, in possesso cioè di un patentino per il trattamento dei gas fluorurati presenti nei climatizzatori.

Ed ecco come continua il 'viaggio' del climatizzatore: prima del trattamento vero e proprio i condizionatori, come gli altri Raee (Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) vengono trasportati dal Centro di raccolta comunale agli impianti di trattamento, aziende che svolgono attività di stoccaggio e/o trattamento per il riciclo, recupero e valorizzazione dei materiali.

Il trasporto deve essere effettuato a norma di legge da operatori esperti in grado di movimentare, ricevere e stoccare il rifiuto in modo ottimale, evitando danneggiamento e dispersione di sostanze pericolose. Una volta consegnati all’impianto, i Raee sono sottoposti alla fase di separazione che ha lo scopo di rimuovere i componenti e materiali pericolosi (come batterie, refrigeranti ozonolesivi o altri componenti) e agevolare il riciclo dei materiali.

L’attività di trattamento per il riciclo, recupero e valorizzazione dei materiali è realizzata grazie a vere e proprie 'linee di produzione' che, invece di assemblare o trasformare materie prime e componenti in prodotti finiti, seguono il processo inverso. Dal prodotto a fine vita si ottengono così nuovamente materie prime che possono essere riutilizzate in nuovi cicli produttivi.

Remedia si avvale di partner certificati che investono nelle più moderne tecnologie per il trattamento dei Raee. Per i condizionatori, il 2,5% di materie rimanenti da questi trattamenti è costituito dal condensatore e da pochi altri materiali di scarto poiché anche i gas refrigeranti, se trattati correttamente come da standard Remedia, possono essere estratti, messi in sicurezza e in alcuni casi rigenerati.

"Il nostro accordo con Remedia, che tra il 2016 e il 2018 ha restituito all’ambiente un beneficio pari a quello che avrebbe portato il fermo di 3508 auto, fa parte di un piano ambientale a livello globale che comprende anche il progetto Zero waste to landfill facilities”, dichiara Paolo Caimi, Marketing and Technical Manager di Hitachi Cooling & Heating per l’Italia.

“Negli ultimi due anni - aggiunge - l’impegno nel ridurre il nostro impatto ambientale si è concretizzato nel riciclare, riutilizzare o convertire in energia il 100% dei rifiuti dei nostri maggiori stabilimenti produttivi in Europa e Giappone. Abbiamo raggiunto questo importante obiettivo grazie all’impegno dei nostri colleghi e ad accordi presi con le imprese locali di smaltimento, che hanno identificato e implementato misure alternative allo smaltimento in discarica”.