Roma, 14 feb. (AdnKronos Salute) - Uno studio pubblicato su 'Pnas' senza embargo "a causa della sua potenziale rilevanza per l'epidemia" di Covid-19 promuove un farmaco antivirale contro un altro coronavirus 'cugino', responsabile della Mers (Sindrome respiratoria del Medio Oriente). Si tratta del remdesivir, un antivirale sviluppato contro Ebola e già ritenuto promettente contro il nuovo coronavirus emerso in Cina, tanto da essere stato già usato in via sperimentale per un contagiato in Usa e per i tre pazienti diagnosticati in Italia e ricoverati allo Spallanzani di Roma.

I ricercatori diretti da Emmie de Wit del Laboratory of Virology del National Institute of Allergy and Infectious Disease di Hamilton (Usa) segnalano che l'antivirale è efficace contro il coronavirus della Mers nelle scimmie. Il Mers-CoV ha causato quasi 2.500 casi di sindrome respiratoria mediorientale dalla sua scoperta nel 2012, con decessi in circa il 35% dei casi. Il remdesivir ha già dimostrato di essere efficace contro questo virus in vitro e nei topi. Il gruppo di Wit lo ha testato nei macachi rhesus.

Gli animali sono stati trattati con remdesivir a scopo preventivo, a partire da 24 ore prima dell'infezione da Mers-CoV, o terapeutico, ovvero da 12 ore dopo l'infezione. Nel primo caso gli animali non hanno mostrato segni respiratori clinici, hanno visto ridursi drasticamente la replicazione virale in polmoni, trachea e bronchi rispetto agli animali di controllo ed erano privi di lesioni polmonari 6 giorni dopo l'infezione. I segni clinici, la replicazione virale e le lesioni polmonari sono risultati ridotti anche negli animali trattati a scopo terapeutico rispetto ai controlli, sebbene in misura minore rispetto agli animali trattati a scopo profilattico.

I risultati suggeriscono che il remdesivir potrebbe essere un candidato promettente contro la Mers e, secondo i ricercatori, merita ulteriori studi clinici. Inoltre gli ampi effetti antivirali di remdesivir potrebbero renderlo utile "contro altri coronavirus, incluso quello emerso in Cina", secondo gli autori.