Roma, 15 gen. (AdnKronos Salute) - "Esiste una potenziale correlazione tra l'uso dei telefonini e il rischio di sviluppare un tumore, ma ad oggi non esiste un'evidenza scientifica che permette di porre effettivamente in relazione l'esposizione a fonti elettromagnetiche e le neoplasie cerebrali. Questo perché ci sono degli studi con pochi casi e uno scarso 'follow up', dove ci sono molte variabili che entrano in gioco per capire effettivamente il ruolo singolo delle onde elettromagnetiche".

Così all'AdnKronos Salute il direttore del reparto di Oncologia pediatrica della Fondazione Policlinico Gemelli Irccs di Roma, Antonio Ruggiero, commentando la sentenza della Corte d'Appello di Torino che ha stabilito il legame tra il tumore di un paziente e l'uso prolungato nel tempo del telefonino. Secondo Ruggiero, è necessario quindi "fare delle ricerche con ampie casistiche per vedere quello che accade a distanza di anni".