Roma, 15 nov. (Adnkronos Salute) - Il 41% dei ragazzi tra i 9 e i 18 anni trascorre più di 3 ore al giorno di fronte a un dispositivo elettronico, il 38% usa lo smartphone prima di addormentarsi e il 21% lo accende appena apre gli occhi la mattina, mentre il 24% lo usa durante lo studio (ma non sempre per fare i compiti). Sono i principali risultati di una ricerca condotta da Skuola.net, che ha intervistato 10mila ragazzi tra i 9 e i 18 anni (circa 4mila tra i 9 e i 14 anni) per il progetto ‘In rete con i ragazzi’, una guida realizzata da Polizia di Stato, Società italiana di pediatria (Sip), Anci, Google e UniCredit Foundation per diffondere la cultura del web e prevenirne i rischi. L’iniziativa è stata presentata oggi al Teatro Sala Umberto di Roma alla presenza di insegnanti e dirigenti scolastici.

Tra i presenti il capo della Polizia Franco Gabrielli, il direttore Polizia Postale e Comunicazioni Nunzia Ciardi, il presidente della Sip Alberto Villani e il presidente dell’Anci Antonio Decaro.

Complessivamente circa la metà dei ragazzi intervistati, il 47%, giudica positivamente il proprio rapporto con la tecnologia ma ammette di stare troppo tempo sui dispositivi senza rendersene conto. Gli effetti negativi sulla salute dovuti all’abuso di smartphone, tablet e similari si manifestano sotto forma di scarsa concentrazione nello studio e nelle attività quotidiane (lo lamenta il 24% degli intervistati) e sensazione di bruciore agli occhi (21%). Seguono dolori a collo e schiena (12%), insonnia (10%) e disturbi dell’umore (7%). Solamente 1 su 4 sostiene di non accusare alcun sintomo dopo una lunga sessione ‘tech’.

La Sip già qualche mese fa aveva diffuso un documento di prossima pubblicazione sull'Italian Journal of Pediatrics, che, sulla scorta di oltre 100 studi scientifici condotti in tutto il mondo, metteva in luce le possibili conseguenze sulla salute psicofisica conseguenti all’uso eccessivo della tecnologia. La ricerca di Skuola.net si sofferma, ora, sulle abitudini degli adolescenti italiani, fornendo anche una misura della diffusione dei possibili rischi legati a un uso inappropriato dei device.  

E’ partendo da queste premesse e con l’intento di favorire un utilizzo equilibrato dei dispositivi tecnologici che nasce l’iniziativa "In rete con i ragazzi. Una guida all’educazione digitale". Il progetto vuole supportare insegnanti, genitori, pediatri, primo punto di contatto con le famiglie e "antenna" sociale, nel guidare i nativi digitali verso un rapporto equilibrato con la rete, prevenendo le possibili conseguenze negative sulla salute dei ragazzi e i rischi a cui questi possono trovarsi esposti quando navigano su internet.

Ma se da un lato emergono i rischi legati all’abuso dei dispositivi tecnologici, sono tante anche le opportunità legate al digitale usato in maniera appropriata: sviluppare le abilità di ricerca, potenziare il senso di competenza e autoefficacia, trovare uno spazio per la propria creatività, favorire la socializzazione entrando in contatto con interlocutori di tutto il mondo. 

La guida, di facile consultazione, rivolta a genitori, insegnanti e pediatri di ragazzi di 9-14 anni, affronta i diversi aspetti utili a favorire una navigazione il più possibile sicura e responsabile. Uno strumento rapido e agevole per chi ogni giorno si confronta con i ragazzi, spesso tecnicamente più abili in ambito digitale rispetto agli adulti, ma non per questo pienamente consapevoli dei possibili rischi di un uso scorretto della rete.

Partendo da un capitolo sui vantaggi della Rete per i ragazzi, la guida percorre tematiche legate ai principali rischi della Rete e come evitarli, come tutelare la privacy e le regole per vivere la Rete sicuri e in maniera equilibrata. A questa iniziativa si affiancherà una seconda fase del progetto che prevede giornate dedicate alla ‘formazione’ rivolta a insegnanti, genitori, pediatri, operatori della polizia in tutti i capoluoghi di regione.