Londra, 15 nov. (Adnkronos Salute) - L’uscita dall’Unione europea del Regno Unito, la Brexit, "sarà una opportunità per liberalizzare le regole che oggi esistono riguardo i prodotti a rischio ridotto, e puntare anche su dispositivi a tabacco riscaldato, garantendo la popolazione dai rischi relativi ma aumentando le possibilità per aiutarli a smettere di fumare". Lo ha spiegato Dan Pryor, direttore Adam Smith Institute, che ha curato la ricerca ‘Up in smoke’ presentata a Londra in un focus nell’ambito del ‘The E-cigarette summit-Science, regulation & public health'. Un'analisi della situazione attuale delle politiche sul contrasto al fumo e una serie di raccomandazioni al governo inglese su quali passi fare per arrivare all’eliminazione del fumo nel 2030. Oggi tutto il mercato del tabacco nel Vecchio continente è regolato dalla direttiva Ue 'Tobacco products directive' che risale al 2014.

Secondo il ricercatore, "se il Governo vuole raggiunge l’obiettivo di una società senza fumo deve sviluppare avvisi comparativi sui singoli prodotti, dalle e-cig ai dispositivi a tabacco riscaldato, che evidenziano il minor danno rispetto alle sigarette. E poi - aggiunge- creare commissioni indipendenti sui prodotti a tabacco riscaldato per dare informazioni corrette anche su questi ultimi dispositivi arrivati sul mercato e che possono aiutare i fumatori a smettere. Infine, mettere dei 'bugiardini' nei pacchetti di sigarette che illustrano le possibilità che esistono oggi per provare ad abbandonare le sigarette".