Roma, 8 nov (Adnkronos Salute) - "Prendersi cura vuol dire avere responsabilità. La solidarietà, l’aiuto vicendevole, contrastino l’intolleranza, l’odio, la contrapposizione. Chi può immaginare, chi può comprendere come sarà il mondo del futuro? La risposta è illuminante: chiedete ai vostri bambini". Con queste parole il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è rivolto al pubblico presente nell’aula magna dell’Università Campus Bio-Medico di Roma e agli studenti, medici, operatori sanitari e impiegati che hanno seguito la cerimonia di inaugurazione del 27esimo anno accademico dell’ateneo romano.

Mattarella, accompagnato dal presidente di Ucbm Felice Barela e dal Rettore dell’Università Raffaele Calabrò, ha visitato i laboratori di ricerca delle unità di Elettronica per sistemi sensoriali e di Robotica biomedica e biomicrosistemi, incontrando docenti e ricercatori che hanno illustrato al Capo dello Stato alcuni tra i principali progetti in corso: dai modelli di coltura cellulare 3D per lo sviluppo di tessuti ai risultati raggiunti nel campo della robotica medica con gli arti bionici. Il presidente della Repubblica ha avuto l’opportunità di conoscere una paziente amputata alla spalla protagonista di un avveniristico intervento chirurgico, per la quale è stata creata una protesi sperimentale con collegamento del sistema nervoso con il braccio bionico.

Nelle parole del Magnifico Rettore Raffaele Calabrò e del presidente Felice Barela - si legge in una nota - è stato poi il racconto di un ateneo giovane e in crescita per numeri e prospettive, con i suoi 11 corsi di laurea e la recente attivazione della Terza facoltà dipartimentale di Scienze e tecnologie per l’uomo e per l’ambiente insieme al corso in 'Medicine and surgery' in lingua inglese. "La nostra università ha recentemente completato il giro di boa dei suoi primi 25 anni e ha iniziato un nuovo tratto di navigazione, nel quale desidera poter offrire alla società un contributo ancora più ampio e significativo, grazie alla maturità raggiunta in questi anni. Siamo in una fase di sviluppo: maggiori spazi, più studenti, più docenti".