Milano, 14 gen. (Adnkronos Salute)() - "L'associazione tra flusso mestruale e vaccino anti Covid-19 non rappresenta un fattore di rischio per chi è in cerca di una gravidanza". Così in una nota gli esperti della Società italiana di riproduzione umana (Siru) rassicura le donne riguardo a "un possibile legame tra alterazione del ciclo mestruale e somministrazione vaccinale".
"La notizia - spiegano - circola in Rete da qualche settimana, rimbalzando dai forum ai vari social, e sono molte le donne che stanno evitando la vaccinazione per sfuggire ad un potenziale danno alla fertilità ". Ma "i risultati di diversi studi dovrebbero tranquillizzarle - afferma Antonino Guglielmino, presidente ginecologo Siru - I dati rilevano che le alterazioni del ciclo mestruale sono possibili nelle donne dopo il vaccino anti-Covid e sono un fenomeno che tende a scomparire dopo qualche mese, e comunque non è condizionante l'apparato riproduttivo femminile. Questo legame tra vaccino e ciclo non comporta un aumento di rischio per chi è alla ricerca di una gravidanza né un'alterazione della fertilità , sia per via naturale che attraverso la procreazione medicalmente assistita".
Al contrario, avvertono gli specialisti, "chi si ammala di Covid incorre in serie conseguenze per la salute propria e del nascituro. Pertanto, i benefici del vaccino continuano a superare i rischi". L'"unica accortezza" che gli esperti Siru consigliano, "in caso di donne che intraprendono un percorso di fecondazione assistita, è di attendere circa 15-20 giorni prima di iniziare cure farmacologiche".