Roma, 10 giu. (Adnkronos Salute) - "Il trattamento dei pazienti Covid-19 è stato disomogeneo, dovuto a una performance diversa dell'assistenza territoriale e della capacità di intercettare tempestivamente i pazienti positivi. Infatti, il trattamento ospedaliero e nelle terapie intensive denunciano, con molte probabilità, un aggravamento dovuto a ritardi nella presa in carico". E' quanto evidenzia il XVIII Rapporto Osservasalute 'Il prezzo di Covid-19 in Italia, dai decessi al calo del Pil, i numeri di oltre 15 mesi di pandemia', presentato oggi in remoto.

"L'impatto di Covid-19 non si è limitato ai decessi ad esso direttamente attribuibili. Infatti ad aumentare sono anche i decessi per cause non legate a patologie dell'apparato respiratorio, come le demenze (+49%), le cardiopatie ipertensive (+40,2%), il diabete (+40,7%) e sintomi, segni e malattie mal definite (+43,1%). Anche in questo caso le percentuali sono più alte nelle Regioni del Nord maggiormente colpite dalla prima ondata della pandemia", evidenzia il report.

"Tale scenario può essere attribuito da un lato alle difficoltà a diagnosticare una nuova patologia con conseguente sottostima dei decessi effettivamente dovuti al Covid-19 (in favore soprattutto delle polmoniti). Dall'altro, l'infezione stessa da coronavirus, congiuntamente al sovraccarico in cui si sono trovati i sistemi sanitari regionali, ha potuto causare il peggioramento di pazienti con quadri clinici già compromessi", conclude il report.