Roma, 21 gen. (Adnkronos Salute) - Nel 2020 sono stati autorizzati, a livello europeo, 72 nuovi farmaci. Il 50% circa è rappresentato dai medicinali antineoplastici e immunomodulatori destinati al trattamento di alcuni tipi di tumori solidi (quali quelli del polmone, della mammella e dell'ovaio) e del sangue (linfoma, leucemia e mieloma). Una percentuale rilevante riguarda i medicinali antinfettivi a uso sistemico, mentre numeri inferiori interessano farmaci dell'apparato gastrointestinale e del metabolismo e quelli delle patologie del sangue.

E' il quadro tracciato nella nuova edizione del Rapporto 'Orizzonte farmaci', consultabile sul portale dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), con l'obiettivo di fornire informazioni sui nuovi medicinali e sulle nuove terapie più promettenti, che nel 2020 hanno avuto un parere positivo dell'Agenzia europea dei medicinali (Ema) o che potrebbero averlo negli anni successivi.

Tra i medicinali orfani autorizzati dall'Ema, tre sono farmaci per terapie avanzate (in particolare, terapie geniche): Zolgensma* per il trattamento dell'atrofia muscolare spinale, Tecartus* per il linfoma a cellule mantellari e Libmeldy* per il trattamento della leucodistrofia metacromatica. Per il 2021 è atteso un parere da parte dell'Ema per 83 nuovi medicinali con una prevalenza di anti-cancro, seguiti dai medicinali immunosoppressori e da quelli per il sistema nervoso. Dei 29 medicinali orfani attualmente in valutazione, 6 sono medicinali per terapie avanzate.