Roma, 13 mag. (Adnkronos Salute) - Democratico, eco-friendly, economico, è anche un perfetto scudo contro le malattie e sarà perciò il compagno indispensabile degli alunni alla riapertura delle scuole in autunno, per essere più protetti durante un anno scolastico in cui sarà inevitabile dover convivere con Covid-19. Il grembiulino a scuola, come protezione in più contro le malattie, è promosso a pieni voti dai pediatri, che lo ritengono pratico, igienico, utilissimo anche per ridurre le discriminazioni sociali e il bullismo, pur consentendo ai piccoli di esprimere lo stesso la propria personalità.

Il verdetto positivo che spiana la strada a un rientro sui banchi di scuola ‘in uniforme’ il prossimo settembre emerge da un’indagine dell’Osservatorio nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza Paidòss, svolta con il contributo non condizionato di Siggi, che ha coinvolto oltre 1000 pediatri di tutto il Paese: secondo il 68% dei pediatri il grembiule è un utilissimo presidio igienico, basta metterlo in lavatrice al rientro da scuola per ‘lavare via’ tutti i germi che potrebbero portare raffreddore, tosse, infezioni gastrointestinali e anche il temuto Sars-CoV-2, interrompendo la diffusione dei patogeni da scuola a casa.

È perciò una soluzione che gli istituti dovrebbero considerare per il prossimo anno scolastico, in cui l’attenzione all’igiene in classe dovrà essere inevitabilmente molto maggiore, per contribuire a mitigare la diffusione delle malattie più comuni fra i bambini e aiutare a ridurre il contagio da coronavirus nella popolazione.

"Il grembiulino è un’ottima protezione per i bimbi, non solo per evitare danni agli abiti ma anche per la salute - osserva Giuseppe Mele, presidente della Società italiana medici pediatri (Simpe) - basta lavarlo per eliminare i germi che potrebbero essere causa di infezioni. Il prossimo anno scolastico dovremo convivere con Covid-19 e sappiamo che i bambini, pur non sviluppando la malattia in maniera grave, possono contribuire largamente alla diffusione dell’infezione: il grembiulino può rivelarsi perciò un alleato prezioso per una ripartenza più sicura per tutti".

Il grembiule, secondo il 60% dei pediatri, è una spesa adeguata e sostenibile per le famiglie: il costo infatti è di gran lunga inferiore a qualsiasi altro tipo di abbigliamento a fronte di tanti, indubbi vantaggi. L’80% dei pediatri per esempio lo ritiene utile per aumentare il senso di appartenenza al gruppo classe, il 68% pensa che sia efficace per far sì che il bimbo si identifichi nel ruolo dell’allievo. Inoltre, secondo l’83% dei pediatri l’uso del grembiulino protegge dai confronti sull’abbigliamento e, livellando le differenze sociali, rende meno probabili episodi di bullismo o discriminazione.

"Come ogni squadra indossa la divisa con orgoglio, il grembiule fa della classe un team unito - precisa Mele - tutto ciò è importante per la costruzione della personalità dei più piccoli, che hanno bisogno di riferimenti certi e stabili per un corretto sviluppo psicologico. Tutto questo senza però impedire che i piccoli possano esprimere la loro personalità in maniera efficace. Chi è contrario ai grembiuli sostiene che uniformino troppo i bambini in un periodo di crescita personale e affermazione dell’io, ma proprio liberarli dai condizionamenti dovuti ai confronti sull’abbigliamento può aiutarli a esprimere davvero loro stessi. E per distinguersi e far emergere la personalità basta personalizzare il grembiule, per esempio con ricami, disegni o applicazioni fantasiose: non a caso due pediatri su tre ritengono che il grembiulino consenta ai piccoli di esprimere la loro identità”.

Visti i tanti vantaggi, il 65% dei medici ritiene il grembiule una tradizione da mantenere e promuovere; secondo il 66%, inoltre, i grembiulini possono avere anche un ruolo formativo nell’insegnare il rispetto per l’ambiente, purché siano realizzati in materiali eco-sostenibili. Esistono già oggi prodotti realizzati con materiali riciclati e che possono essere smaltiti in maniera ecologica. Inoltre, come spiega Mele, "il grembiulino ideale deve essere leggero, traspirante e confortevole, ma anche testato per la conformità ai regolamenti europei che vietano l’impiego di composti tossici come gli ftalati, le ammine aromatiche, la formaldeide, i coloranti cancerogeni, i metalli pesanti e così via. Vanno benissimo i tessuti in cotone e poliestere, un materiale certificato per garantire completa atossicità, che oltre a dare maggiore resistenza agli strappi consente una manutenzione più semplice perché si lava facilmente e non serve stirarlo", conclude il presidente Simpe.